Per la prima volta quest’anno il 24 gennaio si celebra la Giornata Mondiale dell’Educazione voluta dall’UNESCO per sensibilizzare l’opinione mondiale sulle emergenze educative. Questa data si unisce alle altre giornate dedicate all’alfabetizzazione l’8 settembre e agli Insegnanti il 5 ottobre.
Sono 265 milioni i bambini e gli adolescenti in tutto il mondo che non hanno l’opportunità di entrare o completare la scuola. Più di 1/5 di loro sono in età scolare. Sono ostacolati dalla povertà, dalla discriminazione, dai conflitti armati, dalle emergenze e dagli effetti dei cambiamenti climatici.
Papa Francesco sollecita un impegno di educazione alla pace e allo sviluppo considerando i tanti ragazzi- soldato, i profughi, e chi trascorre il periodo più bello della vita nei campi profughi, o in cammino verso la libertà.
Nel nostro territorio l’emergenza educativa è segnata dai dati dell’abbandono scolastico, della delinquenza minorile, della mancanza di educazione in famiglia, dalla diffusa crisi di valori che non vengono proposti come guida sicura e sono pochi i testimoni che li sanno incarnare nella quotidianità della vita.
La scuola supplisce e integra gli interventi educativi e con molti stimoli aiuta i ragazzi a crescere bene, a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità che, opportunamente sviluppate, diventano abilità e competenze per il futuro di ciascuno.
In occasione della Giornata dell’Educazione all’Istituto “San Vincenzo” di Catania il preside Giuseppe Adernò terrà un incontro sulle azioni educative per un sano e corretto comportamento, Il prof. Antonio Bordi illustrerà alcune norme di galateo e di bon ton che è bene che i ragazzi imparino sin da piccoli. Il buon comportamento esige il rispetto delle regole che vanno conosciute ed applicate.
Nel caleidoscopio dell’Educazione, che investe tutti i settori del vivere civile, gli interventi, le iniziative e i progetti scolastici sono convergenti e contribuiscono alla formazione integrale della persona, dell’uomo e del cittadino.