Care ragazze, cari ragazzi,
consentitemi, in questo inizio di anno scolastico, di farvi i miei auguri di “buon viaggio” e, come sono solito ripetere, di “buon divertimento”.
Perché questa nuova avventura vi accompagni assecondando in voi quel pensiero positivo che vedo sprizzare dai vostri occhi, sguardi, pensieri, parole.
Penso che lo abbiate imparato: questo nuovo viaggio che la scuola propone, assieme alla vostra famiglia, è anzitutto un viaggio alla scoperta di sé, alla costruzione, giorno dopo giorno, di una personalità aperta, matura, competente, che sappia valorizzare la parte migliore di voi stessi e delle persone che incroceranno il vostro sentiero di vita.
Non abbiate paura o timore, se mi posso permettere, degli ostacoli che incontrerete, perché aiutano a crescere, aiutano a prendere le misure di una complessità che sarà la costante della vostra vita.
Ricordatevi, poi, che si impara sempre da tutti.
Cercate da soli il vostro sentiero, la vostra strada, ma non abbiate paura degli aiuti, dei suggerimenti, dei contributi.
Non lo farete da soli, ma assieme ai vostri compagni, ai vostri genitori, ai vostri docenti.
Anche dei vostri docenti, i quali, aiutati dai vostri genitori, sono a vostra disposizione, sono al vostro “servizio”.
Non abbiate timore nemmeno, se il caso, di cambiare sentiero, di fare delle scelte coraggiose, l’importante è che coltiviate i vostri sogni sapendo che questi però richiedono studio e lavoro quotidiano, cioè un po’ di sano sudore.
Mentre, dunque, cercate voi stessi, nella nuova strada che state intraprendendo, tenete a mente che noi non siamo le cose che facciamo, noi siamo di più e meglio. Per cui, non lasciatevi ingabbiare da preconcetti, pregiudizi, abitudini.
Allenatevi perciò alla “grazia del dubbio”, non fine a se stessa, ma aperta alle cose essenziaali, compresi i saperi essenziali per il nostro e vostro futuro.
Pensate che siete unici, originali, irripetibili: quale traccia del vostro passaggio volete lasciare lungo il vostro cammino?
Dunque, ognuno di voi è chiamato ad essere e a diventare libero e responsabile, ma sapendo che non si è soli con se stessi, ma si è, anzitutto in famiglia, sempre assieme agli altri, con gli altri, per gli altri.
Buon viaggio, dunque, buona avventura, buona vita.
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