Settembre è alle porte e, come ogni anno, per le scuole è tempo di adempimenti di inizio anno scolastico. Quest’anno, però, c’è una novità: dal 2023/2024, infatti, saranno presenti, nelle scuole indicate, i docenti tutor e orientatori. Sta infatti finendo il periodo della formazione di questi insegnanti, che saranno presto operativi una volta nominati dai dirigenti scolastici.
Come abbiamo trattato, con D.M. 63 del 5 aprile 2023 il ministero dell’Istruzione e del Merito ha individuato i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo dei 150 milioni di euro destinati alle scuole del secondo ciclo di istruzione, ai fini della valorizzazione dei docenti chiamati a svolgere la funzione di tutor e di docente orientatore.
Con la successiva nota 958 del 5 aprile 2023 il ministero ha dato avvio alle iniziative propedeutiche all’attuazione delle Linee guida sull’orientamento per l’a.s. 2023/24, fornendo indicazioni per l’individuazione del personale interessato.
Avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli.
Quanti per ogni scuola e quanti in totale
Il MIM ha individuato in 40.461 il numero minimo di docenti da avviare alla formazione di tutor e di orientatore. Indicativamente ogni scuola può individuare un tutor per raggruppamenti costituiti da un minimo di 30 studenti fino ad un massimo di 50 studenti.
Le effettive adesioni
Su 2.734 istituzioni scolastiche interessate dalla riforma che istituisce in via sperimentale il docente tutor e il docente orientatore, figure che da settembre accompagneranno gli studenti nella costruzione del loro percorso in campo scolastico e professionale, ben 2.728 (pari al 99,8% del totale) hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai moduli formativi: si tratta complessivamente di 52.176 tutor e 4.252 docenti orientatori. Lo ha comunicato il ministero inizio giugno.
Quando saranno in servizio
Le figure del docente tutor e quella dell’orientatore saranno attive a partire dall’a.s. 2023/2024, per consentire in via prioritaria l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle circa 70 mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
Info sulla retribuzione
Il compenso è compreso tra 2.850 euro e 4.750 euro lordo Stato (l’anno).
Come abbiamo riportato, lo scorso 27 giugno hanno preso il via, dopo la diffusione di una circolare ministeriale, le iniziative di formazione destinate ai docenti iscritti in qualità di tutor scolastico e orientatore nel secondo biennio e ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
Da giorno 27 giugno è infatti disponibile online il percorso di formazione OrientaMenti [ID: 125605], accessibile dall’ambiente
https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/.
La fruizione dei moduli di formazione e della relativa verifica finale rimarrà disponibile non fino al 9 (come era stato inizialmente comunicato) ma fino al 16 settembre dopo una proroga concessa dal ministero dell’Istruzione e del Merito, per consentire, successivamente, ai dirigenti scolastici di nominare i docenti tutor e orientatori per l’anno scolastico 2023/2024.
Ma in cosa consiste la formazione di queste nuove figure? Cosa dovranno effettivamente fare i docenti tutor a partire dal 1 settembre 2023? La loro introduzione negli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado è ottimale? Chi stabilisce il compenso preciso di questi docenti? I docenti dovranno seguire solo i ragazzi delle proprie classi o anche non proprie?
Come abbiamo scritto, concludere le attività di formazione il 16 settembre significa avere la certificazione della formazione effettuata a scuola iniziata, con conseguente ritardo nelle nomine (con bando interno) dei docenti tutor e del docente orientatore. A ciò si aggiungano tutte le complessità organizzative riferite a questioni quali l’e-portfolio, i moduli di orientamento di 30 ore annuali che occorrerà progettare già da inizio anno scolastico, la scelta e la nomina di tutor anche nelle scuole secondarie di primo grado oltre che nelle classi I e II della superiore, pur in assenza (ad oggi) sia di formazione che di definizione del compenso per i docenti.
Come sappiamo il percorso formativo per tutor e orientatori, organizzato da INDIRE su incarico del Ministero, ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle competenze necessarie per lo svolgimento dei compiti di tutor e docente orientatore, come previsto dal Decreto n. 328 del 22 dicembre 2022, concernente Linee guida per l’orientamento.
Il percorso formativo rivolto ai docenti è progettato per un totale di 20 ore di formazione equivalente, erogate in modalità asincrona tramite MOOC. Il percorso si compone di 6 moduli e ciascun modulo è articolato in diverse lezioni. Il numero di lezioni per modulo è variabile in relazione ai rispettivi obiettivi formativi.
A completamento di ciascun modulo viene proposto un questionario finale di quesiti riferiti alle lezioni trattate all’interno del modulo.
Il percorso è da considerarsi concluso una volta completate tutte le lezioni etichettate come “obbligatorie” all’interno del percorso. Una lezione si considera completata quando tutte le attività obbligatorie in essa contenute sono state svolte. Di norma tali attività sono:
A completamento di ciascun modulo viene proposto un questionario finale di massimo 10 quesiti riferiti alle lezioni trattate all’interno del modulo. Dopo il caricamento di tutte le lezioni previste da parte dell’INDIRE e una volta completate tutte le attività etichettate come obbligatorie da parte del corsista, si avrà accesso alla verifica di fine percorso, propedeutica al rilascio dell’attestato di frequenza, che potrà essere direttamente scaricato dalla piattaforma.
Flc-Cgil ha elaborato un dossier circa il ruolo e i poteri della contrattazione e degli organi collegiali in merito all’introduzione del docente tutor e orientatore.
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