Il primo giorno di scuola per i docenti è andato ormai in archivio. L’inizio del nuovo anno scolastico 2021/2022 è andato in scena con la grande novità del green pass che caratterizzerà la quotidianità di dirigenti, docenti e personale scolastico. Sempre più bassa la percentuale di coloro che non si sono sottoposti al vaccino (9,5%), mentre si è registrato qualche episodio di docente rimandato a casa perché sprovvisto o non in regola con la certificazione verde. È successo a Torino, dove due professori erano in possesso di un certificato medico non ritenuto valido (uno ha presentato denuncia) mentre tra Toscana e Friuli una decina di docenti erano sprovvisti di green pass. Porte chiuse invece a Milano per due educatrici di un nido e di una scuola dell’infanzia.
Per una decina di giorni il controllo del green pass sarà manuale, ma dal 13 settembre spazio all’app che dovrebbe semplificare tutto.
La Tecnica della Scuola, attraverso i suoi canali social, ha chiesto ai docenti di raccontare il loro primo giorno. Diverse le testimonianze arrivate dai prof di tutta Italia, molte relative al green pass.
C’è chi scrive “Richiesta di green pass prima di salire l’ultimo gradino”. Per qualcuno, visti i controlli “Sembrava di essere al cinema con il biglietto”. Un’altra docente risponde: “Collegio in presenza, Green pass scannerizzato con lettore QR, autocertificazione, mascherine”. Altra testimonianza: “Benissimo. Controllo durato 1 secondo. Il tempo che il bidello scansionasse il qr code. Fine”. Un’altra prof commenta: “Strano, distante, quasi surreale”.
Insomma, i docenti si dividono, soprattutto sul tema del green pass che continuerà a far discutere.