Le lezioni stanno per iniziare in quasi tutta Italia, oggi in Liguria, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, domani in Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.
Eppure nonostante siano ormai iniziate le lezioni, non tutti i docenti sono ancora stati assegnati alle scuole. Le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie che di norma si concludono entro e non oltre il 31 agosto di ogni anno, quest’anno non sono ancora state fatte. In alcune regioni non sono ancora state nemmeno pubblicate le graduatorie delle assegnazioni provvisorie, con il rischio di arrivare ad ottobre con un valzer degli insegnanti.
Nel frattempo molti docenti si sono messi in congedo dalle scuole dove prestano servizio, in attesa di queste utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. C’è chi fruisce dei congedi parentali, chi si è messo in malattia, chi addirittura in aspettativa per motivi familiari, nella speranza di ottenere l’utilizzazione o l’assegnazione provvisoria nella provincia di residenza.
Intanto i dirigenti scolastici di molte scuole stanno chiamando, dalle graduatorie d’Istituto di I, II e anche III fascia, i docenti supplenti fino all’avente diritto. Soprattutto nelle province del Nord e in particolare modo nelle province del Piemonte, Lombardia e Veneto, le chiamate per supplenza sono tantissime e molte scuole chiamano anche docenti non abilitati e nel caso dei posti su sostegno senza specializzazione.
L’organico di fatto e i posti in deroga sul sostegno sono ancora in via di determinazione e si presume che si dovrà attendere anche la fine del mese di settembre o anche la prima settimana di ottobre per concludere tutta la partita delle assegnazioni provvisorie.
Questo ritardo determinerà un altro giro di supplenze autunnale con gravi disagi per tutti gli studenti, che si troveranno a cambiare docente dopo un mese dall’inizio delle lezioni.
Proprio per questo motivo moltissimi neolaureati stanno producendo domanda di messa a disposizione per le supplenze, nella concreta speranza di incominciare a fare qualche settimana di supplenza e chissà magari anche tutto l’anno scolastico.
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