La Puglia fa sul serio sull’avvio dell’anno scolastico al 1 ottobre. E l’obiettivo, oltre ad iniziare già dal prossimo anno scolastico, è quello di creare un progetto da esportare nel resto delle regioni d’Italia e completare, quello che per qualcuno è un ritorno al calendario scolastico di 30 anni fa.
L’iniziativa del tavolo tecnico da aprire prossimamente del consigliere regionale Gianni Stea, riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, è stata accolta positivamente dall’assessore al Diritto allo studio della Regione Puglia, Sebastiano Leo e dal presidente della VI Commissione consiliare, Domenico Santorsola.
Al “tavolo” saranno invitati infatti i rappresentanti delle associazioni e dei sindacati del personale docente e non docente e dei trasporti pubblici affinché si possa interagire anche sui cosiddetti tempi delle città”.
“Costringere gli studenti pugliesi e in generale italiani a sottostare ad un calendario scolastico che fissa l’apertura delle scuola mediamente nella seconda decade di settembre – spiega il consigliere Stea – vuol dire condannarli ad estenuanti bagni di sudore in istituti per niente attrezzati a far fronte alle ondate di afa che sovente interessano soprattutto il Sud anche a fine estate, e per di più si accorcia notevolmente la stagione turistica in una regione, qual è la Puglia, dove lidi e stabilimenti balneari, grazie alle condizioni meteo solitamente favorevoli, potrebbero essere affollati almeno fino a fine settembre”.
Il Consigliere Stea, tramite un’interrogazione al presidente Michele Emiliano e all’assessore Leo ha chiesto e ottenuto un intervento immediato, sostenendo anche che una eventuale rimodulazione del calendario scolastico, oltre ad evitare i disagi del caldo a studenti e personale, potrebbe aiutare il turismo, in quanto l’avvio a settembre della scuola “danneggia l’economia del turismo costretta a stagionalizzare sempre di più, accorciando di fatto i mesi di lavoro. Un calendario che, nelle intenzioni, potrebbe fare da apripista ad una rimodulazione a livello nazionale favorendo così il turismo in bassa stagione nel Sud Italia.
L’idea della regione Puglia non è nuova, ma già era stata portata avanti nei mesi scorsi, a settembre scorso, quando già l’idea di Emiliano e dell’assessore Leo aveva già prefigurato l’apertura di un tavolo tecnico di discussione.
L’intenzione, come ribadito più volte dagli esponenti pugliesi, è quello di arrivare a creare un progetto pilota da esportare nel resto d’Italia, anche se non sarà semplice convincere tutti.
Prima di tutto le regioni del Nord, che difficilmente hanno le temperature pugliesi e in generale del Centro sud nel mese di settembre, cosa che potrebbe non essere molto utile per loro.
Poi ci sono anche problemi di natura organizzativa, perché iniziare più tardi potrebbe significare comprimere le attività didattiche, cosa non molto gradita ai prof, ma anche ai genitori.
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