Attualità

Inizio scuola 2021. Bianchi: sarà in presenza, ma irrobustita dalla DaD

La scuola settembre sarà in presenza ma sarà una scuola che sa usare la DaD e che non ne ha paura. I ragazzi devono sapere che quello strumento è importante ma senza esserne schiavi. A me piacerebbe che la DaD si usasse per mettere in connessione una scuola italiana con una della Polonia, una scuola della Sicilia con una del Veneto”. Lo afferma il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervistato dal giornalista di Repubblica Corrado Zunino.

Sempre sulla DaD: “Nell’insieme il sistema ha tenuto, seppure certi problemi siano stati esasperati, vedi la dispersione scolastica. La dispersione c’era anche prima, ma la pandemia l’ha esasperata. Ma la dispersione non è un problema di pandemia”.

E conclude: “Stiamo lavorando per una scuola in presenza irrobustita dalla coscienza degli strumenti che la nostra epoca deve sapere usare”.

Svecchiare la scuola

Il Ministro, nel rispondere alla sollecitazione di uno studente, chiarisce: “La scuola è vecchia, ma è vecchia a macchie, perché alcune scuole hanno fatto esperienze eccezionali, esperienze che poi riverberano nel Piano estate”.

Come svecchiare la scuola? Tra le varie raccomandazioni del Ministro, superare il modello classe costituito per età degli alunni e intraprendere modalità di lavoro meglio integrate tra docenti. In che modo? Prendendo a modello il lavoro cooperativo e di co-progettazione dei maestri.

Gli insegnanti delle superiori siano più maestri

Il Ministro: “Vorrei che gli insegnanti delle superiori fossero più maestri, nel senso che dovrebbero discutere di più tra loro. Purtroppo, dalle elementari, man mano che vai su verso gli altri gradi di scuola, il docente si chiude nella sua materia. Io vorrei una scuola molto più di squadra che insegni ai ragazzi la complementarietà. Lavorando insieme, poco alla volta ci cambiamo l’uno con l’altro. Questa sarà la competenze del futuro”.

Altri aspetti dell’intervento del ministro questo LINK.

Carla Virzì

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