Attualità

Inizio scuola 2024, Dirigentiscuola: “Anno nuovo, vecchi drammi, 519 scuole in reggenza. Tra Tar e Pnrr, per i presidi incombenze enormi”

L’anno nuovo è iniziato con le stesse ataviche criticità per i dirigenti scolastici. Ne parla in una nota Dirigentiscuola, che spiega alcune problematiche, come ad esempio le reggenze.

“Attendiamo con ansia – si sottolinea – che venga risolta la grave questione dell’affidamento degli incarichi sia nel concorso riservato che in quello ordinario. Siamo appesi alla decisione del Tar. Nel frattempo non ci sarà alcun affidamento di incarico ai nuovi dirigenti e le 519 scuole continueranno ad essere affidate in reggenza. Al momento si contano circa 800 scuole senza dirigente titolare tra quelle che attendono le risoluzioni del giudice e quelle che in via ordinaria afferiscono a incarichi nominali per distacchi, comandi e altre tipologie di servizio. La situazione è critica: l’incarico aggiuntivo di reggenza mostra sempre più i suoi lati deboli contribuendo a rendere il sistema scuola assai vulnerabile. Riteniamo sia un dovere dell’amministrazione garantire un dirigente titolare per ogni istituto, le  soluzioni ci sono e le abbiamo più volte suggerite”. A quando il tavolo tecnico richiesto?

Inoltre, per i presidi “i progetti legati al Pnrr continuano a essere in ritardo, contrariamente a quello che si vuole far credere. Molte scuole attendono ancora l’erogazione dei fondi specifici per il pagamento dei fornitori, nonostante abbiano correttamente concluso la rendicontazione finale. Consigliamo all’amministrazione di volgere uno sguardo alle scuole in reggenze e a quelle dimensionate che si trovano a gestire una progettualità raddoppiata”. DirigentiScuola ha invitato l’Amministrazione a rivedere le scadenze e renderle , una volta per tutte, coerenti  con i tempi della scuola, chiedendo di dedicare ad essa anche uno specifico incontro con le parti sindacali, quali autorevoli portavoce di vincoli e risorse del mondo dell’istruzione.

“Si ha l’impressione – afferma il presidente Attilio Fratta– che le regole vengano costantemente violate. Se si pensa che molte situazioni critiche diventano tali proprio per la mancanza di informazione preventiva, si comprende come il rispetto delle regole costituisca una buona formula per la prevenzione delle criticità evidenziate, nell’interesse della categoria, ma anche dell’intero sistema d’istruzione e della sua qualità”.

Redazione

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