Oggi lunedì 6 settembre, sono circa 90mila gli studenti rientrare in classe dopo la pausa estiva. I primi a tornare sui banchi sono quelli della provincia autonoma di Bolzano. Seguiranno, giorno 13, le regioni Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna. Altre date il 14, il 15, il 16, per finire con giorno 20. A questo LINK il calendario completo.
Tra le novità più eclatanti di quest’anno, lo ricordiamo, il Green pass obbligatorio, ma che riguarderà solo il personale scolastico (non esente per fragilità), non gli alunni, che tuttavia, hanno preso già a vaccinarsi producendo numeri importanti, sui quali spende qualche parola anche il ministro dell’Istruzione.
Il ministro Patrizio Bianchi, a SkyTg24, commenta l’inizio scuola, augurando ai ragazzi di Bolzano un buon rientro, e chiama ancora in causa i vaccini: “Il 92% del personale scolastico ormai si è vaccinato. I ragazzi per i due terzi sono vaccinati. Faccio mio l’appello del presidente della Repubblica: fatelo per voi, i vostri amici e la vostra famiglia”.
E mentre si parla anche di super Green pass, riepiloghiamo quali sono le misure per il rientro in classe?
Sì, dai sei anni in su l’uso della mascherina è obbligatorio per tutti, salvo che nei casi di disabilità non compatibili con l’uso della mascherina.
No mascherina invece in quelle classi che dovessero avere tutti gli studenti vaccinati.
Le scuole, che riceveranno, a loro volta, mascherine di tipo chirurgico e gel igienizzanti, per il tramite del Commissario straordinario per l’emergenza Covid.
Sì, ma solo laddove le condizioni lo permettano. In altre parole il distanziamento è raccomandato ma non obbligatorio. Se possibile, in classe bisognerà assicurare la distanza tra un banco e l’altro di almeno un metro e tra i banchi e la cattedra di due metri.
Sì, bisognerà che gli istituti si attrezzino per ingressi scaglionati e ove possibile per accessi differenziati.
All’aperto nessuna mascherina, ma si richiede il distanziamento interpersonale di almeno due metri.
In palestra o in generale al chiuso: nelle zone bianche, le attività di squadra sono possibili ma, specialmente al chiuso, dovranno essere privilegiate le attività individuali; in zona gialla e arancione, si raccomanda lo svolgimento di attività unicamente di tipo individuale.
In taluni casi sì. Ma i piani trasporto sono ancora al vaglio dei tavoli prefettizi. Ad oggi si sa che la capienza dei mezzi sarà all’80%. Si sta cercando di provvedere agli scuolabus anche per i ragazzi delle superiori e ad altri mezzi alternativi, partire dal bike sharing.
La didattica sarà prevalentemente in presenza. La DAD solo in casi eccezionali: per gli alunni che non possano essere ammessi in presenza; o, su indicazione delle Regioni, in specifici territori o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze straordinarie legate a focolai o ad una circolazione estremamente ampia del virus o delle varianti tra la popolazione scolastica.
Sì, le scuole hanno lavorato per attivare sportelli di supporto psicologico e pedagogico-educativo per il personale scolastico e per gli studenti.
Sì, tutti i locali dovranno essere puliti e sanificati giornalmente e aerati di continuo.
L’accesso alla scuola per l’accompagnamento dell’alunno è concesso ad un solo genitore, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura.
Per il resto, si prevede una limitazione degli accessi ai casi di effettiva necessità amministrativo-gestionale ed operativa, possibilmente previa prenotazione. In ogni caso sono consigliate le comunicazioni a distanza.
In ogni caso il visitatore, genitore o meno, va regolarmente registrato, con indicazione dei dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita, luogo di residenza), dei relativi recapiti telefonici, nonché della data di accesso e del tempo di permanenza.
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