tempo la scuola iniziava ad ottobre, perché si era legati al susseguirsi delle stagioni e al lavoro nei campi, ora il problema si pone per i cambiamenti climatici che cominciano a farsi sentire, dovuti al fatto che per più di 200 anni abbiamo riversato nell’atmosfera CO2, un problema drammatico e di carattere globale con cui dobbiamo fare e faranno i conti le nuove generazioni e contro cui dobbiamo correre ai ripari anche con le conseguenze sanitarie contro cui non siamo attrezzati, la recente pandemia di Covid SARS 2 ne è l’esempio lampante.
Ovviamente a livello globale si sta declinando il problema ma si fa veramente molto poco, anche la candidata democratica alle elezioni presidenziali in USA ne parla, appunto ne parla.
Io credo per restare alla scuola o si posticipa ad ottobre l’inizio delle lezioni e si rimodula il calendario scolastico su 180/170 giorni di lezione o meglio si fanno investimenti nelle scuole; bisogna dotare le scuole di impianti di raffreddamento e deumidificazione dell’aria e di sanificazione della stessa contro il prolifetare di virus e batteri.
Bisogna subito investire 250 milioni di euro sottraendoli ai due miliardi e mezzo destinati alle armi per l’Ucraina.
Bisogna capire che oggi settembre 2024 la situazione climatica è profondamente cambiata.
Ad esempio, l’anticiclone africano stazionera’ sull’Italia per tutto il mese di settembre con temperature molto alte e con tasso di umidità elevato, mentre nel deserto del Sahara si registrano insolite precipitazioni.
In questo, modo malgrado Valditara preferisca mettere la testa sotto la sabbia del deserto, non si può andare avanti.
Libero Tassella (Scuola Bene Comune)