Il Ministero ha comunicato ai Sindacati che ha chiesto l’autorizzazione al Mef di circa 12.000 assunzioni per il personale ATA per l’anno scolastico 2021/22, una vera vergogna, apostrofa in un comunicato la sigla sindacale FederAta.
Il governo Draghi e i sindacati firmatari di contratto, ancora una volta hanno deciso in comune accordo di umiliare i lavoratori ATA – continua il comunicato -. Nell’incontro tenutosi ieri tra Ministero dell’Istruzione e Sindacati, al tavolo delle trattative (per modo di dire, data la compiacenza dei sindacati presenti) sono emersi i dettagli sulle procedure di immissione in ruolo del personale ATA. Dettagli che lasciano sgomento il sindacato di categoria autore del comunicato.
Perché la contrarietà del sindacato rappresentativo del personale Ata? Perché i conti non tornerebbero. Sarebbero infatti circa 27.000 i posti disponibili, ragion per cui la proposta ministeriale andrebbe a coprire soltanto il 40% dei posti vacanti. Come a dire che 6 posti su 10 resterebbero scoperti.
Ulteriore criticità – lamenta FederAta – il fatto che la procedura informatizzata per la scelta delle sedi, inizialmente prevista dal 22 al 29 luglio, non sia stata ancora aperta su istanze on line, e nemmeno si sia deciso quando avviarla, segno che anche in questa situazione i lavoratori ATA vengono trattati come lavoratori di serie Z.
Un disappunto che potrebbe sfociare presto in una mobilitazione contro il Ministero dell’Istruzione e contro i sindacati compiacenti.
I soldi che provengono dalle famiglie e dalle imprese, grazie al contributo volontario e alle…
Dal 2025 alle famiglie che hanno un reddito Isee fino a 40mila euro viene riconosciuto…
Si preannuncia partecipata quest’anno la prima protesta studentesca contro l’operato del Governo sul fronte dell’Istruzione…
Probabilmente molti burocrati non si rendono conto del fatto che il cuore del lavoro degli…
L’atteggiamento autoritario del docente è stato sostituito nel tempo da un atteggiamento caratterizzato dall’autorevolezza.Si è…
Ho provato a prendere in mano un dizionario della lingua italiana, provando a capire che…