Docenti tutti in classe con l’inizio della scuola. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi lo ribadisce a Radio 24, facendo i conti e rassicurando tutti:
“Allo stato attuale noi ripartiamo con un anno scolastico a cui non mancano i docenti. Stiamo facendo la verifica con tutti gli Uffici Scolastici Regionali, noi abbiamo anticipato moltissimo tutte le procedure, sia di chiamate in ruolo che quelli aggiuntivi. In Italia abbiamo 800mila insegnanti, in questi due anni abbiamo fatto sette procedure di concorso, abbiamo cominciato a immettere in ruolo sempre di più, 60mila l’anno scorso, più di 50mila quest’anno, immetteremo in ruolo 70mila entro i prossimi due anni, come da accordo con l’Unione Europea. Poi il ministero dell’Economia ci ha dato autorizzazione per prendere supplenti annuali, e abbiamo anticipato settimane. Nelle classi ci saranno i docenti”.
I 150mila? “Da una parte – spiega Bianchi – stiamo concludendo la procedura che abbiamo in corso (entro l’anno), prenderemo ulteriori 25mila insegnanti che già stanno finendo il concorso e che entreranno in ruolo dal prossimo anno. Su questo numero ci sono però 91mila insegnanti di sostegno che sono in deroga. C’è anche una quota importante di insegnanti che sono di ruolo ma o hanno un comando, un distacco, o per motivi di salute sono a casa e li dobbiamo sostituire. C’è anche quella quota del 5-7% che in un corpo così grande come 800mila non possono essere presenti per motivi personali”.
“Questa funzione si risolve completando i concorsi. Nella legge che abbiamo fatto abbiamo previsto concorsi annuali, dobbiamo lasciare spazio ai giovani, a quelli che verranno”.
“Le supplenze venivano fatte dal 1° settembre, noi le abbiamo anticipate di due settimane. Abbiamo il polso della situazione con gli Uffici Scolastici Regionali, mi viene garantito che, tranne eccezioni, gli insegnanti saranno in classe”.