Attualità

Inizio scuola. Carfagna: la DaD fa male, mai più. Obbligo vaccinale? Si valuti

La Ministra per il Sud Mara Carfagna, intervistata da Repubblica, fa il punto della situazione sull’inizio scuola e parla di vaccinazioni obbligatorie, di dati Invalsi, di didattica a distanza.

“Io sono d’accordo con ogni misura utile a garantire le lezioni in presenza dalla materna all’università – afferma in relazione alle vaccinazioni -. Penso che la scuola debba essere la priorità non del governo, ma del Paese. I dati Invalsi sono avvilenti, ci confermano un disastro dal punto educativo che non può ripetersi. La Dad fa male ai nostri ragazzi e ipoteca il loro futuro: mai più davvero“.

La Ministra si aggiunge quindi al coro dei politici, dei sindacati, degli opinionisti rimasti attoniti per un arretramento degli apprendimenti che forse non ci si aspettava tanto rilevante. Da sempre, infatti, parte del Paese ha sostenuto: “Non c’è nulla da recuperare, si è fatta la DaD, la scuola non si è mai fermata”. Ed è senz’altro vero che la scuola non si è mai fermata, come non smette di ripetere il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ma è anche vero che la DaD non può compensare quanto viene perso con lo stop della didattica in presenza. Ce lo conferma l’Invalsi una volta per tutte.

Una considerazione fatta anche da Roberto Ricci, responsabile nazionale Invalsi, che apprezza gli aspetti positivi della didattica a distanza ma riconoscendone i limiti: “La DaD non va paragonata con la didattica in presenza, ma con l’assenza di didattica”. Meglio di niente, insomma, il parere del responsabile Invalsi. Ma aggiunge: “Tuttavia è chiaro che la DaD non è uno strumento che può arrivare ovunque”.

Sempre la Carfagna: “Io credo che occorra garantire a ogni costo il ritorno a scuola, valutando l’obbligo vaccinale per gli insegnanti e adottando tutte le misure necessarie per potenziare il trasporto pubblico locale e rendere più efficiente l’organizzazione degli istituti. Ripeto, la priorità è tenere aperte le scuole. Tutti i dati ci dicono che quelle regioni dove sono rimaste chiuse più a lungo, Campania e Puglia, si paga il prezzo più alto in termini di formazione”.

Carla Virzì

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024