Si è svolta stamani, 19 settembre, nella sala Nello Santi a Portoferraio, all’Isola d’Elba, la cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2024-2025, dedicata alle piccole scuole elbane, con uno sguardo proiettato all’Europa.
L’evento, che rappresenta un’anteprima degli Erasmusdays (previsti il prossimo ottobre), è organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Livorno, l’Istituto Comprensivo Pertini, in collaborazione con INDIRE e l’Agenzia nazionale Erasmus+.
L’iniziativa ha l’obiettivo di sottolineare il valore di “una scuola aperta a tutti” e di evidenziare come ogni territorio e comunità siano fondamentali con le loro peculiarità, al pari di un territorio più grande e più popolato. Uno spazio particolare riguarda l’Europa e i processi di internazionalizzazione che possono investire anche i piccoli comuni e le comunità isolane, come quello dell’isola d’Elba.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini, la dirigente scolastica Rita Moretti, la coordinatrice Erasmus+ INDIRE Sara Pagliai e la ricercatrice INDIRE Jose Mangione, referente per il Movimento delle Piccole Scuole.
“Sono lieta di aver lavorato in questi anni insieme alle scuole e all’Autorità del Sistema Portuale – ha sottolineato la coordinatrice Erasmus+ Sara Pagliai – per avviare iniziative importanti come MareErasmus; il mare è un elemento importante che unisce le persone e non divide, nell’ottica di uno spirito europeo.
Per questo auspico che venga offerta ai giovani sempre più l’opportunità di aderire ai progetti di mobilità, e quindi ad un programma che propone un’esperienza formativa interculturale all’estero”.
“Il nostro è un Istituto di Ricerca che guarda al futuro – ha spiegato la ricercatrice INDIRE Jose Mangione – e si impegna sui ‘futuri di scuola’, ovvero su una possibilità di scuola che ancora non conosciamo ma che potranno aprirsi con i progetti verso i territori circostanti”. “Oggi – ha proseguito Mangione – organismi importanti come l’Ocse e l’Unesco ci dicono come e dove affrontare le emergenze educative. L’Unesco evidenzia di ripensare a quella pedagogia del contratto, che diventa di tipo sociale; quindi, si parla di alleanze di scuola di prossimità, dove la scuola diventa un bene comune, indispensabile per la nostra comunità. In definitiva è importante instaurare una ‘politica di patti’, che riguarda sia una collaborazione con le amministrazioni locali, sia quello educativo della comunità, che coinvolge anche le famiglie”.
L’evento proseguirà domani, 20 settembre, all’ITCG “Cerboni”, con gli studenti che racconteranno le loro esperienze Erasmus ed a seguire verranno illustrate le opportunità dei progetti europei e delle proposte di progetto MarErasmus – Le professioni del mare.
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