I primi giorni di settembre sono giorni caldissimi per il mondo della scuola. Mentre ripartono le attività didattiche è tempo anche di fare un calcolo dei numeri dei docenti supplenti, fornito da La Repubblica, che sono in procinto di insediarsi nelle varie cattedre d’Italia.
In questi giorni ricomincia la scuola per più di 7 milioni di studenti, per circa 850mila insegnanti, oltre 200mila Ata e circa 7mila dirigenti. Purtroppo si può dire che quest’anno scolastico parte con un docente precario su quattro. Questo quanto emerge dai dati, su cui c’è disaccordo: il ministero stima 130mila precari, i sindacati almeno 200mila.
Come scrive Ilaria Venturi, su 32.784 posti comuni di ruolo autorizzati dal Mef per stabilizzare i precari ne sono stati assegnati 27.261. Sul sostegno sono state coperte 13.358 cattedre su 18.023 (2.813 in più del 2022). In tutto, dunque, sono state fatte 40.619 assunzioni a tempo indeterminato. Su 50mila posti in ruolo questi sono quelli che sono stati assegnati.
L’anno scorso il Mef aveva autorizzato 94.130 assunzioni, ma a dicembre 2022 ben 51.151 posti di ruolo risultavano ancora scoperti. “Abbiamo assegnato il 79,9% dei posti autorizzati dal Mef contro il 47% dello scorso anno”, rivendica il ministro. Ma i posti disponibili in realtà sono 81.023, solo che il Mef su indicazione di viale Trastevere ne ha autorizzati meno (50.807), riservando gli altri al concorso atteso a settembre. Se il confronto è fatto con gli effettivi posti vacanti, la percentuale di assunzioni scende al 50%.
I circa 30mila posti che rimangono esclusi da questo conteggio, quindi, sono stati automaticamente considerati da assegnare in seguito al prossimo concorso. Siamo in attesa che venga bandito questo concorso, sperando che non vengano prolungati ulteriormente i tempi.
In attesa della riforma del reclutamento (stiamo ancora aspettando che venga pubblicato il DPCM annunciato questa estate) la fase transitoria si preannuncia alquanto macchinosa. Dopo un anno di attesa, è stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della Scuola secondaria di I e II grado. Il provvedimento è stato varato al termine di un’articolata interlocuzione con la Commissione europea e dopo il confronto con le Organizzazioni sindacali e l’acquisizione dei pareri degli organi consultivi rappresentativi del mondo della scuola e di quello accademico, di cui sono stati recepiti molteplici suggerimenti e indicazioni.
Con decreto del 3 agosto 2023 pubblicato sulla gazzetta ufficiale n° 211 del 9 settembre 2023 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha autorizzato l’avvio di procedure concorsuali volte al reclutamento di n. 30.216 posti di docente, di cui n. 21.101 su posto comune e n. 9.115 su posto di sostegno per l’anno scolastico 2023/2024.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…