Nel primo giorno di lezione, mentre in molte scuole si aspetta ancora la nomina dei supplenti e gli organici sono largamente incompleti, parte da Genova e si estende in tutt’italia una singolare forma di protesta che per la prima volta non utizza una vera piazza ma una piazza virtuale, quella dei social.
I precari hanno scelto il giorno 14 per la loro singolare manifestazione, proprio quando i docenti della scuola dovrebbero per primi sentire il suono della campanella e dare l’avvio al nuovo anno scolastico.
Suono della campanella che per molti docenti non ancora contrattualizzati è solo un vano ricordo dalla chiusura della scuola anticipata a marzo per il lock-down.
I docenti precari della scuola, oggi e nei giorni a seguire, riempiranno di fotografie i loro account di Facebook e di Instagram per protestare sul mancato avvio dell’anno scolastico con loro presa di servizio a scuola.
L’idea è infatti quella fotografarsi in cucina con una tazza di caffè e l’hastag #questaèlanostracattedra a testimonianza dell’esser rimasti a casa loro malgrado.
E non finisce qui perché questi posti saranno dati ai precari in graduatoria provinciale che però anche in questo caso si configura un sistema confusionario. Infatti si contano numerosi errori sui punteggi delle gps e gli uffici territoriali stanno avendo difficoltà a nominare in supplenza i docenti e a ricoprire le cattedre vacanti e libere. Tanto è che si contano circa 250mila supplenze quest’anno. .
Si prevede pertanto un autunno caldo per il mondo della scuola e l’iniziativa promossa dai precari di Genova è solo l’inizio.
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