Lunedì prossimo, 19 settembre, gli studenti della Sicilia e della Valle d’Aosta completeranno il rientro in classe di tutte le regioni d’Italia. Ad intervenire sull’inizio dell’anno scolastico, è la Fondazione Gimbe con un nuovo monitoraggio. Come ha già dichiarato anche il direttore della Tecnica della Scuola, Alessandro Giuliani, a ‘Che giorno è’ su Rai Radio 1, le criticità per l’inizio della scuola in presenza non sono mancate.
Il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe ha rilevato che prosegue il calo dei contagi e delle ospedalizzazioni per Covid-19. Nella settimana 7-13 settembre, le infezioni sono scese del 12,9%, i ricoveri in terapia intensiva dell’11,9%, quelli ordinari del 13,3%, rispetto alla settimana precedente. In diminuzione anche i decessi (-14,3%).
E per quanto riguarda il rientro in classe, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, ha dichiarato: ” il tema della riapertura in sicurezza delle scuole “nel vortice della campagna elettorale non ha ricevuto l’attenzione necessaria. Il piano predisposto per l’anno scolastico 2022-23 appare inadeguato non tanto per le misure previste, quanto per le raccomandazioni spesso generiche e, soprattutto, per le eccessive responsabilità scaricate sulle scuole, prive delle necessarie risorse e competenze sanitarie. Il rischio è quello di un impatto rilevante sulla circolazione virale e sulla salute pubblica, ma anche sui giorni di scuola perduti”.
Le maggiori criticità all’orizzonte? Giuliani: “Per quanto riguarda la prevenzione del Covid, la criticità maggiore è che nel 97% dei casi non abbiamo i tanto auspicati sistemi di aerazione meccanica. I virologi per tutta l’estate ci hanno detto che erano e rimangono lo strumento più idoneo per prevenire i virus, questo non è stato fatto, quindi nella maggior parte delle 366mila classi che si avviano o hanno avviato l’anno scolastico questo non avverrà, quindi ci attende un altro anno con le finestre aperte. La mascherina è raccomandata nei casi di sintomi, però viene indicata come quasi obbligatoria per i cosiddetti fragili. Per quanto riguarda l’inizio dell’anno scolastico, nonostante quanto afferma il ministro dell’Istruzione, mancano all’appello diversi insegnanti di ruolo”.
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