La scuola continua a stare al centro dei pensieri del premier Giuseppe Conte. Nella serata del 14 settembre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato a Palazzo Chigi alcuni ministri per fare il punto sul ritorno in classe di 5,6 milioni di alunni e verificare la fondatezza sulle voci insistenti di avvio travagliato: all’appuntamento c’erano i ministri Roberto Speranza e Paola De Micheli, poi, collegati in videoconferenza, Lucia Azzolina e Francesco Boccia, ma anche il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
I temi affrontati a Palazzo Chigi
Durante l’incontro “sono stati affrontati tutti i vari nodi relativi all’organizzazione e alla ripartenza della scuola, dai trasporti alle modalità di ingresso e uscita dagli istituti scolastici, dalla fornitura di banchi e mascherine fino alle questioni più strutturali che riguardano il mondo scolastico”.
“Si è preso atto, con soddisfazione, che la scuola è ripartita – si legge in una nota di Palazzo Chigi – e che le attività scolastiche sono riprese in modo ordinato, nel rispetto delle regole sanitarie”.
Per quanto riguarda i ritardi dei materiali utili per la didattica in emergenza Covid-19, il Governo ha risposto con i numeri.
I conteggi aggiornati
“Sono stati aggiornati i numeri del materiale sin qui distribuito: ad oggi sono state fornite gratuitamente 136 milioni di mascherine chirurgiche nelle scuole di tutta Italia e, inoltre, 445mila litri di gel igienizzante. Ogni giorno verrà assicurata la distribuzione gratuita di una mascherina chirurgica ad ogni studente. La distribuzione proseguirà con cadenza settimanale. Lo sforzo compiuto è imponente e assicurerà le condizioni di sicurezza per tutti gli studenti”.
Secondo Palazzo Chigi “anche la fornitura dei banchi monoposto e delle sedute innovative procede senza sosta. In dieci giorni sono stati messi a disposizione 200 mila banchi, pari alla stessa quantità che ordinariamente viene prodotta in Italia in un anno intero. Entro fine ottobre saranno distribuiti agli istituti scolastici 2 milioni di banchi monoposto e 400mila sedute innovative. In questo modo verranno soddisfatte le richieste pervenute, anche di quelle Regioni che hanno richiesto sino al 70% del ricambio degli arredi scolastici”.
Trasparente la distribuzione di mascherine, gel e arredi
Nella riunione di Conte con i ministri si è quindi “concordato di rendere trasparente la distribuzione di mascherine chirurgiche, gel igienizzante e arredi scolastici alle scuole, esattamente come nei mesi scorsi è stato fatto per i dispositivi e le attrezzature inviati alle Regioni per contrastare l’emergenza. Anche le famiglie potranno monitorare, tutti i giorni, la situazione attraverso le informazioni pubblicate sul sito della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’Istruzione”.
“Nel corso della riunione” del premier e i ministri sulla scuola “ci si è soffermati” anche “sulle motivazioni che hanno indotto alcune amministrazioni comunali a disporre, in piena autonomia scolastica, il differimento dell’anno scolastico di alcuni giorni, per motivi sanitari o per completare gli interventi di edilizia scolastica e di messa in sicurezza come pure la locazione di ulteriori strutture”.
Trasporti: incremento del 15%
L’incontro interministeriale è servito anche a fare il punto sugli spostamenti degli alunni per raggiungere le scuole e per tornare nelle loro abitazioni.
“Per quanto riguarda il trasporto scolastico, le disposizioni sul riempimento dell’80% dei mezzi pubblici e le linee guida concordate con Regioni ed enti locali hanno consentito di assicurare regolarmente il servizio e permesso di evitare situazioni di particolare criticità”.
“Da un primo monitoraggio sul trasporto su gomma extraurbano, condotto su 16 imprese in tutta Italia, è stato rilevato un incremento medio della domanda del 15% rispetto alla scorsa settimana. Sul trasporto urbano a Milano, ad esempio, è stato registrato il 20% di passeggeri in più, mentre a Roma l’aumento è stato dell’8%. Anche sul trasporto urbano la media sul campione testato rileva un incremento del 15%. Pressoché invariato è risultato il flusso dei viaggiatori sui treni locali”, conclude la nota di Palazzo Chigi.