Sull’inizio anno scolastico 2021, dopo la pubblicazione dei dati Invalsi che hanno lasciato attonito il mondo della scuola ma anche quello politico-sindacale, si è espresso anche il Comitato Tecnico Scientifico, che nel verbale di risposta alle richieste del Ministero dell’Istruzione, scrive: “Il Cts ritiene assolutamente necessario dare priorità alla didattica in presenza per l’anno scolastico 2021/2022, non solo come strumento essenziale per la formazione degli studenti, ma anche come momento imprescindibile e indispensabile nel loro percorso di sviluppo psicologico, di strutturazione della personalità e dell’abitudine alla socializzazione, la cui mancanza può negativamente tradursi in una situazione di deprivazione sociale e psico-affettiva delle future generazioni”.
Didattica in presenza è priorità ma con la raccomandazione del “distanziamento, ma dove questo non sia possibile, – si legge ancora nel verbale – resta fondamentale mantenere le altre misure, a partire dall’uso delle mascherine di tipo chirurgico nei luoghi chiusi“.
Di fatto, laddove, come pare, continueranno ad esistere le classi pollaio, continueranno a essere mantenute le mascherine.
“La vaccinazione costituisce, ad oggi, la misura di prevenzione pubblica fondamentale per contenere la diffusione della Sars-CoV-2. È, dunque, essenziale, per evitare di dover rinunciare alla didattica in presenza, oltre che alle altre attività di socializzazione in ambiente scolastico, e nel contempo impedire che si generino focolai di infezione, promuovere la vaccinazione nella scuola, tanto del personale scolastico (docente e non docente), quanto degli studenti“, rileva il Comitato Tecnico Scientifico.
“Il perseguimento di tali obiettivo giustifica, ad avviso del Cts, l’inserimento/mantenimento del personale della scuola tra le categorie da vaccinare prioritariamente e, vista la recente approvazione del vaccino di Pfizer/BioNTech dai 12 ai 15 anni, l’inserimento, in tali categorie, degli studenti di età eguale o superiore ai 12 anni“, scrive ancora il Cts sul verbale.
Il comunicato del Mi informa: “Investiti 1,680 miliardi per la sicurezza. Fare ogni sforzo per proseguire campagna vaccinale”.
Interventi per garantire la scuola in sicurezza, sono quelli stabiliti dal Dl Sostegni bis che andrà presto in conversione. Il ministero precisa: Sono stati inoltre stanziati 400 milioni per attivare ulteriori incarichi temporanei di personale ATA e docente, in particolare per il recupero degli apprendimenti. Sul trasporto scolastico, prosegue il lavoro dei tavoli prefettizi di coordinamento ed è costante il raccordo con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile. Sempre nel Decreto Sostegni bis sono previsti 450 milioni per potenziare i servizi aggiuntivi di trasporto scolastico. Le scuole potranno inoltre accedere al fondo di 50 milioni destinato a finanziare anche i piani per gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli studenti.
Sul tema, il Ministro: “Il Ministero è da tempo al lavoro per il rientro a settembre in presenza e in sicurezza. È un obiettivo che il Governo ha perseguito sin dal proprio insediamento. Già negli scorsi mesi, quando abbiamo affrontato la seconda ondata pandemica abbiamo comunque voluto che le bambine e i bambini della primaria potessero andare a scuola in presenza. E abbiamo ridotto al minimo l’utilizzo della formazione a distanza per tutti gli altri – sottolinea il Ministro Bianchi. L’impegno in questa direzione è testimoniato anche dalle risorse stanziate nei recenti provvedimenti del Governo: 1,680 miliardi in totale per il rientro in sicurezza a settembre”.
“Allo stesso tempo prosegue la campagna vaccinale, con priorità al personale scolastico. È importante che venga fatto ogni sforzo per raggiungere la più alta copertura possibile, in modo da garantire una maggiore sicurezza a tutte e tutti al rientro. La vaccinazione è un atto di responsabilità collettiva”, conclude il Ministro.
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