Oggi in molte regioni riprendono ufficialmente le lezioni. Lettera 150, il think tank a cui aderiscono circa 250 accademici di diverse discipline, ha elaborato un decalogo per la ripresa in sicurezza, dalla misurazione della temperatura da farsi anche a scuola alla sanificazione dell’aria sugli scuolabus.
“C’è la consapevolezza che ripartire è necessario anche se non è facile. Proprio per non vanificare gli sforzi fatti e limitare i focolai, e le relative quarantene di intere classi o scuole, con tutte le conseguenze del caso su famiglie e imprese”, si legge nella premessa al documento, “sarebbe opportuno aggiungere nuove misure e rivederne altre in senso più restrittivo rispetto a quelle deliberate e modificare in termini più sopportabili, coerenti con le indicazioni Oms, i termini di quarantena”.
Ecco i dieci suggerimenti:
1) fare una massiccia ed uniforme informazione a mezzo stampa, televisione e social media sulle corrette modalita’ di misurazione della temperature a casa, cosi’ come sul corretto uso delle mascherine e dell’igienizzazione delle mani.
2) misurare anche all’ingresso della scuola a tutti gli studenti ed ai docenti la temperatura corporea mediante utilizzo di sistemi rapidi, facili e funzionali quali termoscanner simili a quelli utilizzati negli aeroporti, che permettono uno screening rapido di molte persone quasi contemporaneamente senza dover fare misurazioni individuali che comportino o assembramento o complicate turnazioni e diluizioni degli ingressi e delle uscite.
3) tutti gli studenti delle scuole medie (inferiori e superiori) devono indossare la mascherina chirurgica anche in classe oltreché negli spazi comuni (corridoi, locali di ricreazione e mense), mascherina che deve essere puntualmente fornita dalle istituzioni all’ingresso della scuola.
Gli studenti delle elementari devono indossarla solo negli spazi comuni.
4) tutti devono utilizzare i gel disinfettanti sia in entrata che in uscita dalla classe
5) le classi devono essere adeguatamente “pulite” alla fine delle lezioni utilizzando prodotti che garantiscano un adeguato effetto disinfettante e una elevata permanenza sulle superfici (va bene anche la candeggina).
6) l’aria delle aule deve essere controllata ingegneristicamente in modo da garantire con adeguati sistemi di areazione e filtri Hepa che la gocciolina che trasporta il virus evapori prima di diffondere il virus. Lì dove non è possibile, areare i locali tenendo aperte il più possibile le finestre.
7) nelle attività di mensa scolastica vanno utilizzate le stesse precauzioni attualmente adottate dalla ristorazione
8) i bus scolastici devono essere dotati di appropriati impianti di condizionamento che garantiscano un’aria sufficientemente secca per contrastare la trasmissione del virus.
9) va promossa una vaccinazione contro l’influenza stagionale per il corpo docente e per tutti gli alunni.
10) occorre seguire le raccomandazioni date dall’OMS in termini di quarantena ovvero che termini per le persone sintomatiche 10 giorni dopo l’inizio dei sintomi, piu’ almeno 3 giorni senza sintomi (incluso assenza di febbre e di sintomi respiratori); per le persone asintomatiche 10 giorni dopo la positivita’ al tampone per SARS-CoV-2.
L’attuale policy del Ministero della Salute, che prevede il doppio tampone negativo per l’accertamento di guarigione in caso di positivita’, e non fissa dunque un limite temporale certo al termine della quarantena, renderebbe molto complicata la gestione dei rientri sia degli insegnanti che degli alunni e isolerebbe per tempi potenzialmente molto lunghi migliaia di persone.
Lettera 150
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