Attualità

Inizio scuola, la poltrona del ministro Bianchi nel mirino. Ipotesi rimpasto?

La ripartenza di settembre rischia di essere decisiva, in negativo, per due ministeri. Secondo il ‘Foglio‘ infatti i dicasteri dell’istruzione e dei trasporti, stanno rivelando debolezze che non sono passate inosservate al governo. E proprio la riapertura delle scuole di settembre potrebbe essere la prova d’appello per le poltrone di Patrizio Bianchi ed Enrico Giovannini.

Questo perchè il Piano Scuola dev’essere ancora condiviso e va stabilito in che modo si tornerà in classe, e perchè rimane ancora insoluto il tema trasporti. Nell’indiscrezione, riportata anche da ‘Libero’, si sottolinea come nell’esecutivo tutti si sarebbero accorti dell’estrema vulnerabilità dei due ministri che rischiano di non riuscire a tenere testa alle Regioni, ai sindaci e ai partiti.

Sempre secondo il ‘Foglio‘ il problema è che si tratta di professori, che esasperano la riflessione mentre un ministro deve intervenire, sollecitare gli scienziati ed essere più incisivo. Il nodo vaccini resta cruciale, ma forse non decisivo. Sull’obbligo per gli insegnanti deciderà il Consiglio dei ministri, mentre anche se si riuscisse a vaccinare un gran numero di studenti, per il ‘Foglio‘ rimane insoluto il tema dei trasporti e dei tracciamenti.

Sull’obbligo vaccinale, i sindacati non sembrano d’accordo. In seguito all’incontro col ministro Bianchi di pochi giorni fa, in molti hanno considerato quest’aspetto come non prioritario per la ripartenza di settembre. E anche la sottosegretaria Barbara Floridia ha espresso lo stesso concetto.

Dal canto suo, Bianchi ha provato a rassicurare i sindacati, portando le loro proposte in sede di governo e continua a fare appelli al mondo della scuola per vaccinarsi. “L’obiettivo di tutto il Governo è la riapertura in presenza a settembre”, ha sottolineato il numero uno del Mi.

Per questo, ha continuato, “il Governo si è predisposto per tempo alla ripresa, stanziando in totale per la sicurezza più di 1,6 miliardi negli ultimi mesi. Ora siamo pronti per il Piano Scuola che condivideremo con Regioni e autonomie locali in Conferenza Unificata”.

Daniele Di Frangia

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