Il ritorno a scuola richiede sempre anche un cambiamento dei nostri ritmi, delle nostre abitudini di vita, a cui è necessario prepararsi stabilendo una nuova routine che sia rispettosa del nostro fabbisogno di sonno.
Un buon sonno, oltre che essere indispensabile per lo sviluppo fisico e mentale dei bambini ed adolescenti, li aiuta ad apprendere meglio in classe e ad avere risultati migliori nello sport e nella vita sociale.
Sia i bambini che gli adolescenti hanno bisogno di dormire più a lungo degli adulti: per i bambini di 6-12 anni sono raccomandate 9-11 ore di sonno al giorno, mentre per gli adolescenti dai 13 ai 18 anni sono raccomandate 8-10 ore tutti i giorni. Rispettare il fabbisogno di sonno è fondamentale per l’attenzione, la concentrazione, la memoria, l’elaborazione mentale, la creatività. Un sonno insufficiente, oltre a determinare uno scarso rendimento scolastico, favorisce disturbi comportamentali e dell’umore; non raramente bambini etichettati come “irrequieti o difficili” hanno disturbi del sonno.
Purtroppo, negli ultimi decenni, la tendenza a ridurre le ore dedicate al sonno ha riguardato non solo la popolazione adulta, ma anche bambini ed adolescenti. Una ricerca condotta dall’Associazione Scientifica Italiana per la Ricerca e l’Educazione nella Medicina del Sonno (ASSIREM) su più di 800 bambini di terza elementare ha evidenziato che circa il 47% di loro dormiva meno del necessario.
E’ quindi necessario favorire negli scolari, ma anche nei professori e nelle famiglie, una migliore conoscenza dell’importanza del sonno per la salute, il benessere ed un miglior rendimento scolastico.
Così come negli anni precedenti, anche per l’anno scolastico 2022-23 ASSIREM e la Tecnica della Scuola svilupperanno varie iniziative rivolte al mondo della scuola per favorire comportamenti che siano rispettosi del fabbisogno di sonno di bambini ed adolescenti. Le tre macroaree di intervento dell’Associazione sono sensibilizzazione, prevenzione e formazione, il tutto volto a comprendere l’importanza del sonno, diffondere la necessità di rispettarlo e insegnare i comportamenti per favorirlo.
Tutto ciò è reso possibile dal protocollo d’intesa tra l’associazione e il Ministero dell’Istruzione, che lo scorso 6 dicembre è stato rinnovato per un ulteriore triennio, che si pone come obiettivo la prevenzione primaria dei disturbi del sonno.
Come? Attraverso iniziative nazionali che coinvolgono scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Una delle più partecipate è sicuramente il concorso “Sonno o… son desto?”, giunto nel 2022 alla quarta edizione. Quest’ultimo punta a coinvolgere i bambini e gli adolescenti dal punto di vista creativo stimolando una riflessione sui temi del sonno che si concretizza in percorsi espressivi multidisciplinari.
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