Il ministro Bianchi continua rassicurare: “tutti i docenti in classe e personale al proprio posto con l’inizio della scuola. Eppure nel Lazio non sembra proprio andare così. A nove giorni dal rientro in classe, si fanno già i conti con il taglio delle lezioni proprio per l’assenza di professori e bidelli. È quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ che segnala come dall’Ufficio Scolastico Regionale i primi incarichi di supplenza arriveranno solo dalla prossima settimana, ma è previsto orario ridotto per qualche settimana.
Sempre secondo il quotidiano, sono diversi gli istituti già in situazioni di emergenza, privi di insegnanti (anche di sostegno), di bidelli e che stanno valutando di ridurre l’orario, facendo uscire prima gli alunni, probabilmente per tutto il mese di settembre. In questa situazione c’è anche il serio rischio di ritrovarsi con classi sovraffollate, nonostante il direttore dell’Usr Rocco Pinneri neghi: “Nel Lazio la percentuale delle cosiddette classi-pollaio è pari a 0” avrebbe affermato all’Associazione Nazionale Presidi.
Ma nel frattempo, genitori e docenti dell’Istituto Poggiali-Spizzichino hanno protestato per il personale insufficiente in seguito ai nuovi iscritti (128 alle medie, compresi 8 studenti con handicap) e solo cinque classi formate. Per questo ci saranno classi con 26 alunni.
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