I trasporti pubblici delle aree metropolitane affollati di studenti nelle ore che precedono le lezioni sono quelli che preoccupano di più riguardo il contagio del virus. A dirlo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ il virologo del Comitato tecnico scientifico e presidente del Cda dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Giorgio Palù. “Si sapeva, ma non si è provveduto ad aumentare veicoli e corse né ad applicare la turnazione didattica per sfoltire gli assembramenti. Capienza 80%? Servono controllori nei mezzi pubblici per verificare il rispetto delle misure di sicurezza, ma anche sanificazione e verifiche sui sistemi di trattamento dell’aria”.
Per quanto riguarda le aule, Palù sottolinea come siano un luogo di aggregazione pericoloso: “Il rischio di focolai in ambiente scolastico c’è. Si dovrebbe garantire un efficace ricambio d’aria, ideali sarebbero filtri idonei”. Il virologo sviscera anche numeri: “Tra i 12 e i 19 anni la copertura vaccinale è pari al 53.4% con una dose e 29.7% con due dosi, adolescenti di medie e superiori sono la categoria meno immunizzata e più esposta”.
Sui test salivari Palù va cauto: “Possono essere un valido ausilio per il monitoraggio se integrati ad altri strumenti. Si tratta di test diagnostici non invasivi ma che possono essere meno sensibili di quelli ottenuti con prelievo naso-faringeo”.