No ai test diagnostici, al tracciamento e agli screening preventivi nelle scuole, ma usuali pratiche di gestione dei sospetti casi Covid. Lo stabilisce la nota ministeriale di oggi 22 luglio che regolamenta l’inizio dell’anno scolastico 2021-2022 con l’obiettivo prioritario di garantire la didattica in presenza per tutti.
La nota ribadisce le posizioni del Comitato tecnico scientifico (Cts) con delle precisazioni.
Si legge nella nota: A scuola non sono necessari tracciamento e screening. In vista della ripresa della frequenza scolastica, il CTS non valuta al momento utili test diagnostici preliminari all’accesso a scuola ovvero in ambito scolastico. Rimangono, di converso, confermate le ordinarie procedure di trattamento di sospetti casi positivi da gestire, come di consueto, in collaborazione con le autorità sanitarie territorialmente competenti.
La considerazione lascia quanto meno perplessi, dato che proprio in queste ore si parla della possibilità di estendere il green pass anche alle scuole e di rendere il vaccino obbligatorio per tutto il personale scuola e, forse, anche per gli alunni. D’altra parte, se nei locali al chiuso come può essere un ristorante o un locale in cui si celebri un matrimonio, si chiede, all’accesso, testimonianza del vaccino o di un recente tampone negativo, non si capisce perché la stessa attenzione non debba essere riservata anche alle scuole. Con cadenza quotidiana. Su Repubblica Tito Boeri e Roberto Perotti scrivono: “Riteniamo giusto impedire l’accesso alle classi a chi, studente o insegnante, non si è vaccinato, non è guarito dal coronavirus o non ha un test negativo rinnovato quotidianamente”.
In classe, è vero, sopraggiungono altre misure di contenimento del virus, dalle mascherine al distanziamento, ma data l’aggressività delle varanti una precauzione in più rappresenta un’arma in più contro il Covid. Il monitoraggio quotidiano, infatti, potrebbe fare la differenza nel prossimo anno scolastico rispetto a quanto è stato l’anno scolastico scorso. Insieme alle vaccinazioni, insomma, perché non puntare sul tracciamento? Non è quanto chiedono dall’inizio della pandemia i ministri dell’Istruzione? Possibile che iniziamo il nuovo anno scolastico senza avere aggiunto questo tassello al protocollo di sicurezza?
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