Home sos genitori Inizio scuola. Studenti senza Green pass, cosa ne pensa il ministro Bianchi

Inizio scuola. Studenti senza Green pass, cosa ne pensa il ministro Bianchi

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Ne dà conto il sito del Ministero dell’Istruzione: nella giornata del 25 agosto il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti del Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola (FONAGS), in vista della ripresa di settembre.  

Le dichiarazioni del Ministro Bianchi

“La ripartenza è sempre un appuntamento importante – ha affermato il titolare di viale Trastevere – e lo è a maggior ragione quest’anno, dopo i lunghi mesi della pandemia. Ci stiamo preparando da tempo per questa scadenza, con serietà e senso di responsabilità. Non si tratta, infatti, di una formalità, ma di un evento che coinvolge tutto il Paese che si rimette in moto attraverso la scuola”, ha detto il Ministro durante l’incontro, per rassicurare i genitori. “Ho voluto incontrarvi per condividere obiettivi, strategie, illustrare il lavoro che stiamo facendo come Governo e ribadire il massimo impegno del Ministero e di tutto il personale”. 

Green pass

Il Ministro è poi intervenuto sul tema del green pass: “È uno strumento prezioso per garantire sicurezza e tutela dei più fragili. Come ho già detto, sosterremo le scuole nella sua applicazione. Proprio in queste ore si stanno svolgendo degli appositi incontri tecnici. La scuola – ha concluso – è una grande comunità che, tutta insieme, sta lavorando con convinzione per il rientro in classe”.  

Tra i temi al centro del confronto, anche l’inclusione scolastica, il diritto allo studio delle studentesse e degli studenti e la necessità di un rinnovato dialogo tra scuola e famiglie.  

Studenti senza Green pass

Sempre sul tema del green pass il Ministro è intervenuto anche questa mattina su Morning news (Canale 5): gli studenti senza Green pass? L’obbligo del Green pass non riguarda gli studenti della scuola ma solo gli studenti universitari, chiarisce il Ministro. “La scuola opera su classi di persone che si conoscono e c’è la possibilità di verifiche quotidiane della situazione” di eventuali contagi da Covid. E aggiunge: “Non credo che questa situazione possa alimentare nuove discriminazioni, abbiamo una grande attenzione per tutti e in particolare per i nostri ragazzi più fragili. La nostra non è una scuola che discrimina“.

Il comunicato di Articolo 26

Le rassicurazioni del Ministro sono rivolte anche ad Articolo 26, la rete nazionale dei genitori, che ha ribadito in un comunicato l’imprescindibilità di garantire la didattica in presenza senza esclusioni, visti i limiti e rischi della Dad, implementando tutti i mezzi disponibili (ampliamento trasporti, tamponi salivari e ventilazione meccanica nelle classi) e non facendo leva esclusivamente sulla campagna vaccinale che deve essere condotta dal Governo senza pressioni o discriminazioni nei confronti degli alunni e delle loro famiglie, in caso scelgano la non vaccinazione.

Articolo 26 ha chiesto che sia lanciato un nuovo Patto educativo di corresponsabilità a livello nazionale, per una vera condivisione con le famiglie delle scuole italiane su tutti gli aspetti relativi alla pandemia, agli alunni fragili e alle attività progettuali, e che siano promossi i Patti Territoriali che coinvolgano scuole statali e paritarie per accrescere la libertà educativa delle famiglie.