Inno di Mameli a scuola, il Pd risponde alla Lega: non esistono due Italie

L’inclusione dell’Inno di Mameli nei programmi scolastici prevede uno studio specifico dei suoi riferimenti storici e ideali. A sottolinearlo, nel giorno dell’approdo del ddl al Senato, dopo il lasciapassare della Camera, è stata la senatrice del Pd Roberta Pinotti, vicepresidente della commissione Difesa.
La Pinotti, dopo aver riposto alle contestazioni della Lega Nord contro il progetto di legge (“ascoltando i colleghi della Lega parlare al Senato mi sono chiesta se esistano due Italie, la nostra e la loro”), ha voluto ricordare all’aula di Palazzo Madama “che l’Inno di Mameli è stato suonato e cantato per la prima volta a Genova, la città che ha dato i natali al canto degli italiani”. Era il 10 dicembre 1847 e l’evento si consumò nel corso di una processione religiosa verso la spianata di Oregina. “E’ un fatto sconosciuto a molti”, ma anche “un avvenimento molto caro alla mia città, a cuore ai genovesi, che mi sembra giusto non dimenticare”, ha sottolineato Pinotti.
“Il disegno di legge che il Senato sta esaminando – ha sottolineato la senatrice del Pd – istituisce, tra l’altro, l’insegnamento dell’Inno di Mameli con i suoi riferimenti storici e ideali. Non è stato possibile inserire un riferimento specifico a Genova, la città di chi ha scritto e di chi ha musicato l’inno, per evitare un ulteriore passaggio alla Camera del testo, anche se mi riprometto una prossima iniziativa legislativa”. Per poi aggiungere che “la grande partecipazione dei cittadini alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia è la prova che iniziative come questa incontrano il sentimento degli italiani”.
Alessandro Giuliani

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