Ciò che è successo in una scuola di Sondrio ha fatto scatenare un putiferio. Qui, qualche giorno fa, un docente candidato per una supplenza tramite Mad è dovuto ricorrere ai soccorsi del 118 dopo il colloquio con il dirigente scolastico.
La storia è stata raccontata da La Repubblica. Il docente, un 22enne pugliese, dice di essere stato discriminato dal preside, tanto da aver avanzato una denuncia alla questura nella quale si accusa il dirigente scolastico di aver “palesato le sue perplessità circa le mie capacità, semplicemente dopo avermi solo osservato per un brevissimo lasso di tempo”.
Alla richiesta di sottoporsi a un accertamento di idoneità, il docente, che era accompagnato dal padre, ha opposto un netto rifiuto: “Non devo dimostrare a nessuno di avere le capacità che già mi sono state riconosciute per diritto acquisito dai titoli professionalmente e per studio conseguiti”, ha detto.
E a quel punto, secondo la ricostruzione fatta dal professore, il dirigente li ha cacciati, “sbattendoci la porta in faccia”. Secondo il padre del ragazzo, questo comportamento potrebbe nascondere del razzismo. Fatto sta che il docente, immediatamente dopo l’episodio, ha avuto difficoltà a respirare e ha chiesto l’intervento di un’ambulanza.
“Ho sentito che commentavano tra di loro in dialetto per non farsi capire da noi”, racconta il padre. Nella denuncia però non si fa cenno a comportamenti xenofobi. “Sentiremo i nostri colleghi di Sondrio – spiega Antonella Vulcano, della segreteria Flc – ma di sicuro la richiesta di un test preliminare per dimostrare l’idoneità di un docente è una cosa inaudita”.
Il preside ha fornito chiarimenti circa la sua posizione. Intervistato da La Provincia di Sondrio, il dirigente scolastico ha negato di aver proposto al candidato un test. “Non è stato chiesto alcun test di idoneità né messe in discussione professionalità o preparazione. Improprio e fuori luogo inoltre parlare di razzismo territoriale e xenofobia: assolutamente no”.
“Di fronte a intemperanze verbali e anche sul piano fisico – del padre -, lo si è invitato ad allontanarsi dell’ufficio”, anche perché il genitore non avrebbe avuto titolo ad essere presente al colloquio. All’uscita il papà ha subito chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine. Cosa che il dirigente non smentisce: “Davanti a scuola c’erano sia l’ambulanza che un’auto della polizia. Quella del test d’idoneità è una boutade: assurdo. La realtà dei fatti è un’altra: si è proposto al candidato un momento di confronto in classe, prima di entrare nel ruolo di docente ma esclusivamente sul piano relazionale, perché è di questo che stiamo parlando”. Ma non è finita qui: a quanto pare il docente 22enne non avrebbe potuto inoltrare la Mad in quanto iscritto alle Gps.
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