In risposta ad un articolo assurdo e molto discutibile appena comparso su Il Fatto Quotidiano relativo all’inopportunità dell’ora di religione a scuola a firma di Alex Corlazzoli.
Forse lei, gentile Alex Corlazzoli, che ha scritto questo discutibilissimo articolo, dovrebbe documentarsi di più, prima di fare delle asserzioni gratuite e perentorie, perché sta confondendo alla grande la disciplina della religione insegnata a scuola con la catechesi parrocchiale.
Dovrebbe sapere che l’Europa ha indubbiamente delle radici ebraico-cristiane, oltre che, latine e greche, quindi, è debitrice a livello etico, culturale, artistico, letterario filosofico, musicale, e solo per citare alcuni ambiti, al cristianesimo ( si pensi che la maggior parte delle scuole furono promosse dal cristianesimo, san Benedetto compaginò già allora culturalmente l’Europa prima dell’Europa con i suoi monasteri); ora nell’insegnamento della religione si analizzano in un feed-back costruttivo tutte queste istanze per decodificare la nostra realtà attuale, conferendo un contributo squisitamente umano e umanizzato all’ermeneutica storico-sociale del nostro tempo. Contributo che ci dà una chiave di interpretazione indispensabile per capire l’uomo nella sua totalità, dalle sue radici alle sue attese per il futuro.
Una civiltà che abolisce arbitrariamente la memoria e la storia (e proprio la storia, chissà perché, si data proprio dall’anno zero – aCn e pCn?) è una civiltà senza futuro, destinata a scomparire, diluendosi in un relativismo etico assoluto e in un innovantismo etico assoluto ( è vero solo ciò che è continuamente nuovo, sganciato da ogni tradizione, per di più il tutto appeso alle mode cangianti e arbitrarie del momento – Sic!).
Se levassimo tutte le pagine di letteratura di ispirazione cristiana, si pensi solo a Dante e Manzoni, tutta l’arte cristiana, con Michelangelo, il Beato Angelico, alla filosofia con Agostino, Tommaso, i personalisti contemporanei, alla musica con la polifonia del Palestrina, le messe di Beethoven, il requiem di Mozart, etc, penso che ci resterebbe ben grama cosa!
Per finire, voglio citare un filosofo contemporaneo, come Massimo Cacciari, che certo non può essere tacciato di fare apologia del cristianesimo, in quanto ateo convinto, il quale ha affermato che l’ora di religione a scuola dovrebbe essere obbligatoria e non facoltativa, in quanto contribuisce ad una più alta ed armonica formazione dell’uomo e del cittadino con la suo apporto significativo di humanitas, di giustizia, di solidarietà, di proposizione di elevatissime mete educative e di vita, mirate a nobilitare il pensiero e la condizione esistenziale dell’uomo stesso.
Giancarlo Licitra
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