L’identikit che emerge dei rilevamenti Inps sui dipendenti pubblici e privati nel 2018, fotografa che oltre la metà dei 15.713.289 dipendenti privati sono più di quattro volte quelli pubblici: 3.583.175 unità; mentre nel pubblico meno della metà sono uomini e over 50, e a primeggiare sono i dipendenti della scuola.
Nel 2018 gli operai rappresentano il 55,6% del totale, contro il 36,6% degli impiegati, il 3,8% degli apprendisti, il 3% dei quadri e lo 0,8% dei dirigenti. Quasi un terzo dei lavoratori dipendenti (31,9%) lavora nelle regioni del Nord-ovest. Segue il Nord-est con il 23,8%, il Centro (21,0%), il Sud (16,4%) e le Isole (6,8%), solo lo 0,1% lavora all’estero. La retribuzione media è di 21.530 euro ma presenta valori più elevati nelle due ripartizioni del Nord: rispettivamente 25.154 euro nel Nord-ovest e 22.747 nel Nord-est con un forte divario rispetto alle ripartizioni del Mezzogiorno, pari a 15.845 euro.
Con 3.583.175 unità, i dipendenti pubblici sono aumentati dello 0,6% rispetto al 2017. Il gruppo contrattuale più numeroso è quello della Scuola con il 36,9% dei lavoratori, seguito dal Servizio Sanitario con il 19,1%, dalle Amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni) con il 16,8% e dalle Forze Armate, Corpi di polizia e Vigili del Fuoco con il 14,5%.
I cinquantenni sono i dipendenti pubblici che, nel 2018, risultano essere i più numerosi, sugli oltre 3,58 milioni quelli con età fra i 50 e i 54 anni rappresentano il 18,8% con 673.547 lavoratori.
Di poco inferiore risultano essere quelli con età compresa tra i 55 e i 59 anni, in tutto 672.909. Inoltre, dalla rilevazione risulta che il 96% della collettività ha età maggiore di 30 anni.
Per quanto riguarda il genere, i lavoratori maschi rappresentano il 41,5% della distribuzione nel complesso; rispetto alle classi di età si osserva che solo nelle classi dei più giovani, fino a 24 anni, i maschi sono prevalenti raggiungendo la quota del 65%.
La retribuzione media dei dipendenti pubblici è di 32.968 euro, in crescita del 3,1% rispetto all’anno precedente per effetto dei rinnovi dei contratti 2016-2018 nei vari comparti del pubblico impiego. La retribuzione media risulta molto differenziata sia per età sia per genere. In particolare aumenta al crescere dell’età ed è costantemente più alta per il genere maschile 38.400 euro contro 29.120 euro per le femmine nel totale, pari a +31,8%.
Gli statali con contratto a tempo indeterminato sono 3.128.694 (87% del totale), con una retribuzione annua di 35.617 euro e 303 giornate retribuite; la scuola presenta il tempo determinato per il 67,5%, con la retribuzione annua più bassa, 11.229 euro e 151 giornate retribuite.
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