Sono trascorsi ormai oltre trenta anni da quando la Commissione Europea ha ritenuto l’insegnamento delle lingue straniere un priorità.
Un apposito rapporto, pubblicato recentemente, ha voluto perciò verificare qual è la situazione attuale, quali sono le lingue che vengono studiate più delle altre, come vengono insegnate e come vengono formati gli insegnanti.
Fino alla metà degli anni Settanta, è detto nel rapporto, gli Stati membri della Comunità Europea hanno ritenuto che rafforzare lo studio delle lingue straniere fosse uno degli obiettivi prioritari della loro azione comune nel campo dell’educazione.
Più recentemente, nel 2002, il Consiglio Europeo di Barcellona ha sostenuto lo sforzo per migliorare le competenze di base ed ha raccomandato l’insegnamento di almeno due lingue straniere in età molto precoce.
Questa priorità, di conseguenza, è stata orientata in funzione dell’obiettivo strategico che era stato già formulato, nel 2000 a Lisbona, dove ci si era proposti di fare diventare l’Unione Europea più competitiva economicamente e dinamica nel mondo attraverso lo sviluppo della conoscenza delle lingue straniere.
Questo obiettivo ha spinto la rete Eurydice a formulare una serie di indicatori, per l’esattezza 37, su come insegnare le lingua il cui esame oggi consente di avere un quadro della situazione attuale nei paesi della Comunità Europea..
Molto vario è lo scenario linguistico in Europa in cui sono riconosciute venti lingue ufficiali che corrispondono alle lingue ufficiali degli Stati membri a cui si aggiungonole lingue regionali e quelle minoritarie oltre alle numerose altre parlate dalle popolazioni immigrate.
Di fronte a questa ricchezza linguistica la scuola resta lo strumento per l’acceso all’apprendimento delle lingue in tutti i Paesi della Comunità europea.
Da diversi anni è ormai obbligatorio in tutti i Paesi membri l’insegnamento di una lingua straniera durante l’istruzione obbligatoria. Molti Pesi hanno recentemente allungato in media di due anni l’insegnamento della lingua straniera.
Nella scuola primaria in genere la lingua straniera è insegnata da insegnanti “generalistici”. Laddove tale insegnamento non è obbligatorio, il totale delle ore varia da trenta a cinquanta l’anno.
Nelle scuole superiori, poi, la maggior parte dei Paesi stranieri rende obbligatorio l’insegnamento di una seconda lingua almeno per un anno o quanto meno assicura che tra gli insegnamenti obbligatori ci sia almeno una seconda lingua straniera.
Grandi sono tuttavia, in tutti gli Stati, gli sforzi per far raggiungere reali competenze nelle lingue straniere.
Al momento, si reclama ovunque più tempo per l’insegnamento delle lingue e insegnanti specializzati soprattutto nelle scuole superiori.
La lingua più scelta come seconda lingua in tutti i Paesi della Comunità è l’inglese soprattutto nei livelli inferiori.
Nei livelli più alti,poi, oltre all’inglese, si insegna il francese, il tedesco, la spagnolo ed il russo.
In genere sono gli studenti a scegliere la seconda lingua straniera, ma il 90 % degli studenti sceglie la lingua inglese. Come in Italia, del resto.