Attualità

Insegnamento religione cattolica, scuola di Comiso “invasa dai musulmani”? La dirigente scolastica: “Caso che non esiste”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera della dirigente scolastica Carmela Paolino in merito al numero di alunni della scuola dell’infanzia di Comiso che si avvalgono dell‘insegnamento della religione cattolica di cui ci siamo occupati qualche giorno fa.

“A seguito dei recenti articoli indicanti un ‘No alla religione cattolica’, ovvero una ‘invasione dei musulmani’ nel suddetto plesso dell’infanzia di Comiso, la Dirigente Scolastica Carmela Paolino sottolinea come la percentuale ‘grezza’, utilizzata per gli stessi articoli, non corrisponda alla realtà.

“Ho avuto modo, purtroppo di vedere pubblicati dei dati numerici non veritieri relativi agli alunni che nel plesso Idria hanno scelto la religione cattolica e di coloro i quali non lo hanno fatto. Premesso che indicare non solo la nostra scuola ma la nostra città come ‘invasa’ da stranieri non rientra nello spirito dell’inclusione, della non discriminazione, della pace tra i popoli, questi che elenco qui di seguito sono i dati reali, né grezzi né parziali, quali invece sono quelli della fonte evidentemente utilizzata, cosa che ha creato un ‘caso’ che nei fatti non esiste. Come si evince palesemente dai numeri, la nostra scuola non possiede alcun ‘primato’ in una inesistente classifica sul tema:

INFANZIA
– Plesso Grazia: Totale Alunni n. 68, di cui 9 non si avvalgono della religione cattolica.
– Plesso Idria: Totale Alunni n. 49, di cui 28 non si avvalgono della religione cattolica.
– Plesso San Biagio: Totale Alunni n. 57, di cui 3 non si avvalgono della religione cattolica.
Totale Infanzia: alunni 174, di cui 40 non si avvalgono della religione cattolica.

PRIMARIA
– Totale Alunni “De Amicis” n. 432, di cui n.122 non si avvalgono della religione cattolica.
TOTALE Alunni INFANZIA e PRIMARIA: n. 606, di cui n.162 non si avvalgono della religione cattolica.

Questi i numeri. Prego la stampa di verificare con etica, sorvegliata cura le fonti che utilizza, attenendosi, pure nell’intenzione statistica, al dato esatto reale, che non leda la verità di una intera comunità scolastica”.

Carmela Paolino

Redazione

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