L’ordinamento delle scuole secondarie di primo grado (medie) ad indirizzo musicale, ad oggi, non prevede e continua a non prevedere lo studio e l’insegnamento dello strumento canto tramite l’istituzione della specifica classe di concorso A056.
Nonostante le innumerevoli richieste, continua ad essere negato agli alunni il diritto di potersi accostare allo studio dello strumento principe per definizione e di cui tutti ne sono possessori, costringendoli quindi per poter studiare canto a rivolgersi ad insegnanti e scuole private con un evidente aggravio di costi a carico dei genitori.
Cori e momenti canori sono sempre richiestissimi ed eseguiti in tutti gli ordini di scuola ma purtroppo la loro preparazione è spesso affidata a docenti senza titolo specifico.
Non esistono motivazioni ed evidenze valide tali da giustificare una così rilevante mancanza soprattutto per una nazione che è conosciuta nel mondo come il paese del bel canto, tanto da dichiarare il patrimonio canoro classico italiano patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’UNESCO.
Sono molteplici e comprovati da evidenze scientifiche le ricadute positive, benefici psicologici, sociali e musicali che gli alunni potrebbero ricevere dallo studio del canto.
Inoltre un uso consapevole ed educato dell’organo vocale, con una corretta gestione del processo respiratorio diaframmatico garantirebbero maggiore consapevolezza della propria voce non solo in ambito musicale.
Dal punto di vista pedagogico, si avrebbero notevoli benefici per gli alunni, poiché con lo studio del canto si esercitano e migliorano la capacità di articolare le parole, la pronuncia e il ritmo del parlato. Infine, vengono potenziate la memoria e le diverse intelligenze: emotiva, creativa e sociale.
Le emozioni, più che ad ogni altro strumento, sono strettamente legate al canto come mezzo di espressione.
Inoltre lo studio del canto agevolerebbe e migliorerebbe l’apprendimento di coloro che decidano di studiare anche un altro strumento così come già sostenuto nel 1700 da Leopold Mozart “se si canta bene si suona bene”. Ad oggi è incomprensibile e assurdo come proprio lo strumento principe per definizione, che ci accompagna sin dal primo secondo di vita e attraverso cui l’essere umano ha sperimentato e iniziato la sua evoluzione musicale, proprio questo
strumento non sia contemplato tra la lista degli strumenti che l’alunno può scegliere di studiare nelle scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale.
Inoltre l’istituzione della classe A056 (canto) garantirebbe la continuità didattica con il Liceo Musicale dove invece è già presente la classe A055 (canto). Sono state diverse e numerose le PEC inviate al Ministero della Pubblica Istruzione e del Merito da parte dei genitori, docenti in discipline musicali, laureati in canto e musicisti sostenitori del Movimento, che conta circa 3000 iscritti in continua crescita, ma ad oggi ancora non è pervenuta nessuna risposta, comunicato o chiarimento in merito da parte del Ministero.
Movimento attivo per l’istituzione della classe di concorso A056 canto nella scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale
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