Dopo l’approvazione della Riforma della “Buona Scuola”, sul tema dell’insegnamento delle tecniche di primo soccorso, primo importante confronto dei tecnici del Miur con il dottor Mario Balzanelli.
Nella duplice veste di promotore del progetto di insegnamento delle manovre salva-vita a scuola (il massaggio cardiaco e la disostruzione delle vie aeree), nonché di direttore del Set 118 dell’Asl Taranto e di segretario nazionale della Sis (Società Italiana dei Sistemi) 118, il dr. Balzanelli incontrerà il prossimo 3 agosto al Miur, a Roma, il direttore dell’Ufficio III (Partecipazione scolastica, legalità e cittadinanza), Giuseppe Pierro, che sta occupandosi di stendere i relativi decreti attuativi della riforma. Si tratta, in questa fase, di individuare le competenze essenziali e necessarie su cui formare docenti e studenti.
Il dr. Balzanelli era stato nel 2005 – come si ricorderà – promotore della proposta legislativa di iniziativa popolare finalizzata all’introduzione nelle scuole italiane dell’insegnamento obbligatorio del primo soccorso. Dopo aver raccolto nel Paese e consegnato in Senato nel 2008 ben 93 mila firme, Balzanelli aveva messo a punto negli anni successivi una rimodulazione tecnica della proposta originaria, puntando quanto meno all’insegnamento delle manovre salva-vita, come il massaggio cardiaco e la disostruzione delle vie aeree. Una proposta più snella, dunque, che aveva coinvolto gli esponenti di varie forze politiche ed era stata presentata agli organi istituzionali. Oggi l’emendamento che postula l’insegnamento delle tecniche di primo soccorso, accolto nella legge di riforma della scuola, poggia le sue radici proprio su questo ampio impianto culturale di proposta legislativa e tecnica.
Acquisito il concetto a livello legislativo, ora – dice il dr. Balzanelli “si tratta di concepire un percorso finalizzato a garantire in pochissimo tempo l’acquisizione del meglio del meglio, la qualità assoluta delle manovre rianimatorie”. Subito dopo questo primo confronto al Miur, seguirà una più puntuale elaborazione della proposta tecnica da parte degli esperti della rianimazione in emergenza-urgenza, ossia i responsabili dei sistemi 118, i cui operatori saranno in prima linea a garantire la qualità e l’efficacia della formazione dei docenti (prioritariamente dovrebbero essere i docenti di educazione fisica, gli stessi che, con un sistema a cascata, insegneranno agli alunni le manovre salva-vita). Il successivo sei agosto, si riunirà a Taranto, infatti, il comitato di presidenza della Sis 118 allo scopo di mettere a punto un condensato di proposta tecnica da sottoporre successivamente, a settembre, al consiglio direttivo nazionale della Sis 118. Sulla base delle esperienze in tutta Italia, sarà poi questo l’organismo tecnico che formulerà la proposta finale da presentare al Miur.
Il 15 ottobre, inoltre, c’è la disponibilità della vicepresidente del Senato, sen. Valeria Fedeli, ad ospitare un incontro di presentazione ufficiale del progetto. A dicembre, infine, il cerchio si chiude a Taranto con un momento celebrativo del lungo cammino di un’idea partita da Taranto ed ora diventata un importante traguardo di civiltà nel Paese.
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