Attualità

Insegnante ucciso in una scuola di Melito di Napoli. Ipotesi accoltellamento per una nota. Bianchi: “Si faccia presto luce sull’accaduto”

Un insegnante di 64 anni, Marcello Toscano, è stato trovato senza vita all’interno di una scuola di Melito di Napoli. Le ricerche dell’uomo erano partite ieri sera intorno alle 20 e dopo qualche ora è avvenuto il ritrovamento nel perimetro della scuola media Marino Guarano dove Toscano svolgeva l’incarico di docente di sostegno.

A trovare il corpo dietro un cespuglio, il figlio che ha svolto autonomamente le ricerche. I Carabinieri hanno acquisito diverse immagini delle telecamere presenti in zona, da quanto è emerso dai primi accertamenti, si tratta di un’aggressione con arma bianca. I motivi restano ancora sconosciuti, non si esclude l’ipotesi dell’accoltellamento da parte di qualche ragazzo o genitore per via di una nota. Lo stesso prof aveva chiesto a un collega come si inviasse la posizione tramite Whatsapp, forse perchè si sentiva in pericolo.

L’uomo, sposato (anche la moglie insegnante), due figli (entrambi nel mondo della scuola), è stato in passato anche consigliere comunale a Mugnano, un Comune vicino.

L’istituto, come scrive l’Ansa, è lo stesso dove si sono verificati altri episodi di violenza, come l’accoltellamento alla schiena di un ragazzino di 13 anni lo scorso maggio e l’aggressione nel bagno di una scuola a una ragazzina di 11 anni da parte di una coetanea.

Bianchi: si chiarisca al più presto la dinamica

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha commentato così l’episodio: “Sono sconcertato per la tragica morte del professor Marcello Toscano – afferma il Ministro – mi stringo al dolore della sua famiglia e della comunità scolastica”. Bianchi chiede che si faccia luce al più presto sull’accaduto.

“Qui lo Stato ha abdicato da tempo”

Questo il post su Facebook del cugino di Toscano:

“L’hanno ammazzato come un cane nel cortile di una scuola della Repubblica Italiana nella tarda mattinata di un anonimo martedì di fine settembre … Cronache da Melito dove si muore senza un perché e tra l’indifferenza generale grazie ad uno Stato che ha abdicato da tempo diventando solo una sorta di participio passato: qualcosa che è stato ma che adesso non c’è più…”.

Il sindaco di Melito di Napoli Luciano Mottola ha espresso tutta la sua amarezza per l’accaduto e ha ribadito di aver chiesto al governo un sostegno per la criminalità dilagante che attanaglia il territorio.

Redazione

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