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Insegnanti aggrediti, arresto in flagranza per chi li colpisce come si fa coi medici. A Giannelli (Anp) la “stretta” Valditara piace ma non basta

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Da un anno a questa parte la scuola ha dovuto fare i conti con un numero sempre maggiore di casi di violenza nei confronti dei suoi operatori, docenti e presidi in testa: i dati ufficiali emessi dall’amministrazione ci dicono che ogni mese si verificano in media sei aggressioni al personale scolastico, praticamente uno ogni cinque giorni. E in numero frequente, purtroppo, a rendersi artefici delle aggressioni sono i genitori degli studenti. L’escalation sembra non fermarsi: nei primi tre mesi dell’anno scolastico in corso abbiamo assistito a più della metà degli episodi (ben 19) conteggiati nell’intero anno scolastico 2022/23, quando i casi si erano fermati a 36.

I numeri non potevano non essere messi in luce in occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico“.

Ne ha parlato anche Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione nazionale presidi: intervistato da SkyTg24, il leader del primo sindacato dei dirigenti scolastici ha detto di essere d’accordo con la “stretta” sulle sanzioni introdotta di recente dal Governo Meloni, ma ha anche fatto intendere che i risultati dicono che non è sufficiente e bisogna andare oltre.

Le parole del numero uno dell’Anp

“Dal punto di vista legislativo – ha detto Giannelli – noi abbiamo condiviso i recenti provvedimenti di inasprimento delle sanzioni contro chi aggredisce i sanitari, come l’arresto in flagranza”.

Quindi, Giannelli ha sottolineato che siccome ritiene “che il personale scolastico ha pari dignità” di chi opera in altri comparti, come appunto quello medico, è bene che “questo venga fatto anche nei confronti di chi aggredisce i nostri colleghi come avvenuto nei giorni scorsi in provincia di Napoli”.

Secondo Giannelli è “triste dovere organizzare una giornata per parlare della violenza ai danni del personale scolastico: si tratta di azioni criminali così come avviene nei confronti degli operatori sanitari e dobbiamo reagire”.

Cosa prevede la legge attuale

Attualmente, le sanzioni da adottare in caso di violenza contro il personale della Scuola sono quelle previste dalla Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre 2023, nella quale è stata pubblicata la Legge n. 150 in materia di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”.

Tra le nuove misure adottate si riscontra la sanzione che passa da 500 a 10mila euro per gli aggredisce docenti e personale. Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, verrà sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.

Lo scorso mese di marzo è stata anche pubblicata, sempre in Gazzetta Ufficiale, la Legge n. 25 sulle “Modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico“.

E l’articolo 1 delle L. 25/2024 prevede l’istituzione, con apposito decreto, di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con compiti di monitoraggio, studio, informazione e sensibilizzazione.