I lettori ci scrivono

Insegnanti “badanti” di ragazzi rammolliti: non se ne può più!

La figura dell’insegnante sembra quella di un “badante di ragazzi rammolliti” che non possiedono nemmeno le competenze per compiere le azioni più elementari della vita quotidiana come lavarsi accuratamente le mani, allacciarsi le scarpe, appendere bene gli abiti sugli appositi appendini, fare ricreazione stando seduti sui banchi.

A tutto ciò dovrebbe pensarci la famiglia perché è lì che il ragazzo trascorre la maggio r parte del tempo, mentre a scuola passa solo una parte della sua giornata e il docente deve pensare a svolgere la sua progettazione, a spiegare, a interrogare, a valutare. Invece il più delle volte l’insegnante deve ricoprire il ruolo del “badante”, di colui che, anziché, dedicarsi alla formazione e all’apprendimento dei ragazzi deve aiutarli compiere le azioni più elementari del vivere quotidiano.

Ma allora si può capire quando si devono responsabilizzare questi nostri ragazzi, quando devono crescere, quando devono diventare adulti. Sembra che non lo diventeranno mai, che resteranno degli eterni fanciulli, che in età adulta penseranno ancora che la vita è un continuo gioco, invece, che una palestra in cui si affrontano giorno dopo giorno i più svariati problemi.

Accanto ai ragazzi anche i genitori devono apprendere il mestiere di essere genitori, in quanto devono accompagnare i propri figli in un percorso che li porti a diventare responsabili, autonomi, indipendenti, insomma abituarli a sapersi muovere nel mondo.

Di fronte a quali situazioni si trovano i docenti? Si trovano nella condizione non si insegnare, ma di fare il “babysitter” venendo continuamente incontro alle richieste degli alunni che non conoscono ancora le regole e le azioni più elementari del vivere quotidiano che noi adulti di una volta abbiamo imparato abbastanza presto perché i genitori di un tempo ci responsabilizzavano, ci insegnavano le regole e ci aiutavano a diventare grandi per poi farci camminare con le nostre gambe.

Ora, invece, i ragazzi non sanno allacciarsi le scarpe, non sanno lavarsi accuratamente le mani, non sanno stare comodamente seduti, ma sanno, da piccoli, utilizzare il cellulare, conoscono i videogiochi già da quando sono ancora in fasce, sono, insomma internauti e tecnologici da subito.

La vita, purtroppo, non è fatta solo di videogiochi, di cellulare, è fatta di tante cose belle che sono i sentimenti, le esperienze individuali che vanno vissute e assaporate fino in fondo, altrimenti la vita diventa soltanto un trascorrere il tempo nell’inerzia, nell’oziosità senza capirci un’acca.

È, dunque, il momento di aprire gli occhi, di vedere in faccia il mondo e la realtà che ci circonda, perché andando avanti di questo passo si avrà una società di individui che non sapranno nemmeno porsi le più elementari domande dell’esistenza, muoversi nel mondo, interagire con gli altri.

 

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Docente di giorno, vende integratori la notte: la Finanza ora gli chiede di restituire i 10.000 euro di guadagno, serviva l’autorizzazione del preside

Fare l’insegnante e contemporaneamente un’altra professione è possibile, ma a due condizioni: chiedere sempre il…

17/07/2024

Concorso docenti e immissioni in ruolo, le novità del decreto sport e scuola

Il DL 71/2024, decreto recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni…

17/07/2024

Donne più istruite degli uomini ma meno occupate, lo rivela l’ISTAT nel rapporto “Livelli di istruzione e ritorni occupazionali”

In Italia, le donne sono più istruite degli uomini: nel 2023, il 68,0% delle donne…

17/07/2024

Posizioni economiche ATA, aumenti corrisposti nella rata di luglio insieme agli arretrati: avviso NoiPA

A partire dal mese di luglio, NoiPA ha applicato sul cedolino mensile del personale ATA…

17/07/2024

Dimensionamento scolastico, una sintesi degli adempimenti amministratvo-contabili

L'USR Sardegna ha proposto, con nota del 16 luglio 2024, un'utile sintesi degli adempimenti amministrativo-contabili…

17/07/2024

Martina Franca, matrimonio tra docenti, ma la sposa si è inventata tutto. Ecco la reazione del collega

Quella che sembra una favola amara, resa ancora più incredibile dal caldo torrido pugliese, è…

17/07/2024