A Aix-en-Provence, nel sud della Francia, insegnanti e personale della scuola pubblica sono ormai dotati di un telecomando (legato al polso o appeso al collo) per avvertire i soccorsi in caso di attacco terroristico armato.
La misura – che nel Paese in stato d’emergenza alcuni ritengono ‘paranoica’ – prevede 800 apparecchi per 74 scuole materne ed elementari. Costo: 160.000 euro.
Il prof in pratica, nel caso di attacco terroristico esercita una semplice pressione sul pulsante arancione del ‘biper’ e subito parte l’allarme alla polizia municipale e agli altri colleghi.
A riportare la notizia Il Corriere del Ticino che riprende i media locali.
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Secondo il municipio, il dispositivo rientra nel quadro delle misure di sicurezza previste dal ministero dell’Istruzione in seguito all’attentato di Nizza.
Il governo socialista di Francois Hollande ha infatti diramato una direttiva in cui chiede a tutte le scuole di dotarsi di due distinti allarmi, quello tradizionale anti-incendio, e un altro anti-intrusione. Ogni istituto deve inoltre organizzare tre esercitazioni all’anno, tra cui una “allerta attentato/intrusione”.
Perplesso il sindacato insegnante Snuipp, anche se il dispositivo è un grande passo avanti che contribuisce, tra l’altro, a rassicurare il corpo insegnante e gli stessi genitori.. Un primo bilancio verrà effettuato entro fine ottobre.
Nelle scuole di tutta la Francia il timore di attacchi è palpabile. Nei giorni scorsi, molti presidi hanno chiesto una deroga temporanea al divieto di fumo all’interno delle mura scolastiche per evitare che gli studenti escano fuori per fumare. L’idea è che la deroga possa durare almeno fino alla fine dello stato d’emergenza nel 2017. Di più. Per proteggere gli alunni dal rischio di nuovi attacchi alcuni responsabili scolastici hanno deliberatamente violato la legge creando di loro spontanea volontà zone fumatori nel cortile o sui ballatoi delle scuole.
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