Il fenomeno, grave perché viene compromessa la qualità della prestazione dell’offerta formativa della scuola, ma soprattutto perché gli stipendi degli insegnanti che non insegnano gravano sul bilancio del Ministero della P.I., è all’attenzione e allo studio del Ministro Fioroni che sta compilando un apposito rapporto dal quale già emergono dati provvisori scottanti: sono quasi ventimila gli insegnanti che non insegnano perché comandati in altre amministrazioni, ma che continuano ad essere pagati dalla scuola. Sinora il fenomeno era stato attribuito, invece, soprattutto ai comandi presso i sindacati.
La scuola deve, fra l’altro, sobbarcarsi l’onere delle sostituzioni dei posti lasciati vacanti attraverso incarichi a tempo determinato o con supplenze annuali o periodiche.
Il titolare della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha detto che avvierà, concluso il rapporto, le procedure perché questi insegnanti o tornino in cattedra o passino, definitivamente, alle amministrazioni nelle quali sono comandati.