Fra le diverse “promesse” fatte dal ministro Giannini, peraltro confermate dallo stesso Piano Buona Scuola, c’è anche quella di assumere insegnanti di musica, di inglese e di educazione fisica da utilizzare per l’ampliamento dell’offerta formativa della scuola primaria.
Si tratterebbe, in pratica, di un contingente di qualche migliaio di docenti inseriti nell’organico funzionale che potrebbereo essere gestiti da una rete di scuole.
Di per sè l’idea sembra interessante e potrebbe servire per migliorare l’offerta didattica nella scuola primaria.
Ma c’è un ostacolo non da poco e sul quale nessuno, fino ad ora, si è soffermato: secondo la normativa in vigore per insegnare nella primaria occorre una specifica abilitazione che si conseguiva un tempo con la “maturià magistrale” (o altra maturità equivalente) e che ora è legata alla laurea in scienze della formazione. Altri titoli sono consentiti.
Se davvero il Ministro vuole realizzare questo piano deve pensare a modificare le norme di legge in vigore.
Se il decreto legge in via emanazione non conterrà una precisa disposizione in tal senso, anche questa bella idea del Ministro resterà lettera morta. Certamente la modifica potrà essere contenuta nel disegno di legge delega che però, come abbiamo già avuto modo di dire più volte, potrà esplicare i suoi effetti solo a partire dal 2016 (nella migliore delle ipotesi).
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