Gli insegnanti specializzati nel sostegno, con diploma di scuola media superiore abilitante all’insegnamento, triennale e quadriennale, e quelli con diploma quinquennale per l’area tecnico-pratica, allo stato attuale, sono tagliati fuori da ogni possibilità d’inserimento nel mondo della scuola.
Mancano, infatti, le norme che ne prevedano un percorso d’inserimento negli organici dell’Istruzione. Sono insegnanti, è bene ricordare, con numerosi anni di servizio, che hanno superato i corsi ex D.I. n. 460/98, biennali, universitari, della durata di 1150 ore, con lezioni frontali, laboratori, seminari e tirocinio.
Un patrimonio di risorse umane cui non è consentito di continuare a svolgere il lavoro d’insegnante di sostegno.
Questa possibilità è assicurata, invece, sia pure in un futuro non prossimo, agli insegnanti laureati e in possesso della specializzazione, cui è consentita l’iscrizione, in soprannumero, al secondo anno di corso delle Scuole Ssis.
Riusciranno i nostri politici a dare risposte chiare alle legittime aspettative di migliaia di insegnanti?
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