Dopo settimane in cui il dibattito è stato dominato da ipotesi e indiscrezioni, con le Ordinanze sugli Esami di Stato e la valutazione finale del 16 Maggio la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dissolto qualsiasi dubbio riguardo la prova di maturità 2020. A partire dal prossimo 17 giugno, migliaia di ragazze e ragazzi dovranno ritornare a scuola, per sostenere dal vivo l’esame più importante della loro vita. Vista l’emergenza da coronavirus e la chiusura prolungata delle scuole, quest’anno si tratterà di una prova orale della durata massima di 60 minuti, con tutte le misure di sicurezza da adottare per ridurre il rischio di contagi.
La ministra, così, con tale provvedimento ha tenuto fede alla sua intenzione più volte ribadita, vale a dire di far sostenere dal vivo una prova così importante, anziché ridurlo a una conversazione a distanza davanti allo schermo del computer.
Quindi, a meno che la curva epidemiologica non subisca una brusca e inaspettata impennata, per i docenti fuori sede impegnati a comporre le commissioni d’esame, è già tempo di organizzare il viaggio per raggiungere le scuole in cui insegnavano fino all’inizio dell’emergenza sanitaria.
Con l’inizio della cosiddetta “Fase 2” anche i trasporti pubblici hanno ricominciato a funzionare, seppur con delle inevitabili restrizioni per quanto riguarda il numero di posti disponibili. Nei treni Intercity e nei vagoni delle Frecce, ad esempio, ci sono meno posti a sedere e disposti a scacchiera; stesso discorso vale per gli aerei, con un numero di passeggeri notevolmente più basso rispetto alla norma.
Tutto ciò non fa che aumentare i disagi per tutti quei docenti che si trovano costretti a dover prendere tali mezzi di trasporto. Senza considerare il rischio di dover sostare per lungo tempo in posti notoriamente affollati, come aeroporti e stazioni ferroviarie. A questo, infine, va aggiunto che i docenti dovranno portare con sé computer, vestiti, libri e quant’altro.
In una situazione del genere, vale la pena ingegnarsi e rendere il viaggio almeno più leggero e confortevole. Una tra le soluzioni che si possono adottare è quella di spostarsi senza i bagagli al seguito e spedire le proprie valigie online.
Un’alternativa già adottata da molti docenti, i quali preferiscono far recapitare i bagagli direttamente presso la propria casa in affitto, e spostarsi senza il pensiero di dover trascinare valigie e borse.
La spedizione dei bagagli si può effettuare anche senza andare alle Poste o nelle filiali dei corrieri espresso, facendo affidamento su portali specializzati appunto in spedizioni online. Si tratta di siti che permettono di pianificare una spedizione in pochi click e tramite qualsiasi computer. Tra i vantaggi offerti da questo tipo di spedizioni c’è il fatto che i pacchi vengono ritirati direttamente a domicilio e recapitati in qualsiasi città d’Italia, nel giro di pochissimi giorni.
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