La Russia di Putin invia centinaia di insegnanti in Ucraina a partire dal nuovo anno scolastico con uno stipendio di oltre 2.900 dollari al mese, a fronte di una media di circa 550 dollari, per fornire agli studenti delle zone controllate una “istruzione corretta”.
Mosca, nel comunicato, parla di “insegnanti necessari per le regioni di Zaporizhzhia e Kherson per il periodo estivo” chiedendo ai prof se ci sia qualcun altro che vuole aiutare i colleghi: “Queste regioni sono sicure, per favore rispondete velocemente”. Sembra dunque che quasi 250 insegnanti, di cui 57 della repubblica della Russia meridionale, si siano iscritti per andare in Ucraina, attirati dall’enorme aumento di stipendio: ottomila rubli al giorno, circa 137 dollari, in aggiunta agli stipendi già esistenti.
Come riporta la stampa statunitense, ad attirare gli insegnanti è lo stipendio alto, oltre che l’alloggio gratis, mentre l’obiettivo dichiarato del governo è quello di russificare le regioni che ha occupato in Ucraina, modificando la storia e negando anche la lingua. Infatti il ministro dell’Istruzione russo avrebbe dichiarato che in Ucraina il sistema dell’educazione deve essere corretto.
Gli insegnanti russi dovrebbero tenere, secondo quanto riportano le agenzie, nuove lezioni intitolate “Dialoghi su cose importanti”, seguendo le linee del governo su quello che gli studenti dovranno imparare sulla guerra nella loro patria e sugli ultimi eventi.