Quasi la metà degli insegnanti in Europa riferisce di sperimentare un alto livello di stress dovuto al lavoro. Le principali fonti di stress individuate dagli insegnanti risultano essere i compiti amministrativi, le mutevoli richieste delle autorità e l’essere ritenuti responsabili dei risultati degli studenti. I livelli più alti di stress sono correlati alla valutazione per la progressione di carriera, a orari di lavoro più lunghi, a una cattiva condotta degli studenti e a una minore sicurezza di sé nella gestione degli studenti.
Questo è quanto emerge dall’ultimo quaderno della Rete Eurydice dal titolo “Insegnanti in Europa: carriera, sviluppo professionale e benessere”.
La pubblicazione accoglie la traduzione italiana del rapporto della rete “Teachers in Europe: Careers, Development and Well-being” e illustra come le politiche e le normative nazionali possono contribuire a migliorare la professione docente e prende in esame diversi aspetti chiave della vita degli insegnanti, come le condizioni di lavoro, lo sviluppo della carriera e il benessere.
Il quaderno riprende alcuni dati: secondo l’OCSE (2020), gli insegnanti che sperimentano alti livelli di stress sul lavoro hanno maggiori probabilità di voler lasciare l’insegnamento e passare ad altre carriere nei cinque anni successivi. Ci sono prove che dimostrano come lo stress degli insegnanti può avere ripercussioni sulla qualità del loro insegnamento e sulla motivazione dei loro studenti.
I dati in genere rivelano che, in alcuni paesi, il numero di insegnanti che riferisce alti livelli di stress dovrebbe essere motivo di preoccupazione, in quanto può influenzare sia l’attrattività della professione docente sia la capacità complessiva dei sistemi educativi di trattenere i buoni insegnanti.
Come principale fonte di stress, gli insegnanti di scuola secondaria inferiore indicano il “lavoro amministrativo”. Inoltre, i dati rivelano che tre delle quattro principali fonti di stress non sono direttamente connesse ai compiti fondamentali dell’insegnamento: lavoro amministrativo, responsabilità per i risultati degli studenti e richieste delle autorità.
La percezione che il lavoro amministrativo sia una fonte di stress varia da paese a paese. Mentre in Estonia e Finlandia solo un insegnante su tre lo considera una fonte di stress, lo è per più di due terzi degli insegnanti in Belgio (Comunità fiamminga) e Portogallo. Non sorprende che nei paesi in cui gli insegnanti hanno riferito di dedicare più tempo ai compiti amministrativi, hanno anche indicato, in media, livelli più elevati di stress dovuti a questi compiti.
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