Una questione alquanto delicata quella di cui si sta parlando nelle ultime ore. Come riportano La Stampa e Open, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, subito dopo l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro etiope, parlando con il generale Franco Federici, consigliere militare presso la presidenza del Consiglio, ha detto: “Dobbiamo fare un tavolo per un progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole. C’è tutta una rete di associazioni che si possono coinvolgere e mettere in contatto con il mondo delle scuole. Ci sono ragazzi molto appassionati e bravi che lo fanno nel tempo libero. Manca una struttura e un riconoscimento ufficiale. È un’attività che io penso meriti la stessa dignità degli altri sport”.
A quanto pare Fazzolari crede che “sparare” sia un’attività che si dovrebbe fare a scuola. Ecco come ha risposto Federici, che sembra favorevole: “Sì, in effetti è anche una disciplina olimpica. Vediamo cosa possiamo fare. Organizziamo un incontro e mettiamo intorno al tavolo i vari soggetti interessati”.
Ovviamente la proposta, che per ora rimane tale, sta scatenando un fiume di polemiche. “Ci mancavano solo le armi a scuola. Le parole del numero 2 di Giorgia Meloni Fazzolari, paladino dei portatori di armi, che secondo quanto riportato dalla stampa vorrebbe mettere le pistole in mano ai nostri studenti, sono gravissime e vanno chiarite al più presto. Possibile che gli sfugga il pericolo enorme che si correrebbe ed il messaggio culturale devastante che si manderebbe ai nostri ragazzi? La scusa del tiro a segno è ridicola”, così la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato Barbara Floridia.
“Pretendiamo che il ministro Valditara o la stessa Giorgia Meloni dicano con chiarezza se sono d’accordo con Fazzolari e davvero vogliono portare le armi nelle nostre scuole”, ha concluso, chiedendo al ministro dell’Istruzione e del Merito un parere sulla questione.
“Prima l’umiliazione formativa di Valditara, poi l’alternanza scuola-lavoro alle basi militari, ora questo. Il tutto mentre la spesa militare torna a crescere senza freni. Ma non deve sorprenderci, visto che il governo Meloni (Fazzolari su tutti) è legato a doppio filo con le lobby delle armi”, queste le parole del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
Secondo quest’ultimo è assurdo fare proposte del genere: “Una propaganda bellicista che non ha ragion d’essere nel nostro Paese, segnato dalla strage infinita dei femminicidi dalle stragi insensate che si susseguono periodicamente. Il vero problema in Italia è che circolano troppe armi. Insomma, mentre la sanità affonda e l’istruzione piange, mentre gli stipendi restano al palo e le famiglie non sanno come pagare affitto e bollette, la destra al governo pensa a queste pericolose idiozie militaresche”.
“La verità è che non hanno risposte e ogni giorno – ha concluso Fratoianni – devono spararla più forte. Ma prima o poi dovranno fare i conti con il Paese reale”.
“Una proposta folle. Questa destra vuole trasformare l’Italia in un incubo di violenza e diseguaglianza di stampo trumpiano”, dichiarano dal Partito Democratico. “Dove girano più armi, si usano più armi. E non per sport. Un’idea di educazione e di società che spaventa, divide, preoccupa”, così Debora Serracchiani, deputata Pd.
“Teniamo pistole e fucili sempre lontani dalle scuole”, ha dichiarato Brando Benifei, Capodelegazione Pd al Parlamento Europeo. I 5Stelle parlano di “idea ignobile”. “Non permetteremo mai una deriva del genere per le scuole italiane”, hanno fatto sapere.
“Fazzolari, ‘quello bravo’ di Fdi, propone poligoni di tiro in tutte le scuole, per far diventare gli studenti pistoleri provetti. Non ingegneri, non medici, non latinisti, storici o scienziati: pistoleri. Il modello educativo del Governo Meloni è la strage di Columbine?”, così PiùEuropa.
Dopo che si è diffusa la notizia di questa proposta, lo stesso Fazzolari ha provveduto smentire, attaccando La Stampa per aver riportato in modo errato le sue parole.
“Mi auguro che la smentita di Fazzolari corrisponda al vero perché saremmo di fronte all’assurdo: tagliare la 18app da un lato e promuovere il tiro a segno nelle scuole dall’altro. Meno libri, più armi”, ha commentato Raffaella Paita, di Azione.
Ecco le parole sarcastiche di Carlo Calenda, leader di Azione, sulle presunte intenzioni di Fazzolari: “E facciamo un bel bonus tipo monopattino, è una vita che voglio comprare una 44 magnum come l’ispettore Callaghan”.
“Leggo che il Sottosegretario Fazzolari ha smentito. Ecco venga a farlo in Parlamento, spiegando bene. Ma bene, bene, bene!”, ha detto Mauro Berruto (Pd).
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