Home Attualità Insegnare al carcere minorile

Insegnare al carcere minorile

CONDIVIDI

Ora la sua esperienza è diventata un libro, “Maestro dentro” appunto, edizioni Add. “Nella mia scuola la fantasia è al potere. Se hai la fantasia quello è il luogo migliore dove declinarla”. Sui banchi di questa scuola speciale, un muro alto e grigio tutto intorno, Mario Tagliani ha provato a ricostruire le vite di giovani spacciatori, ladri, omicidi. Di farli riappacificare con una scuola che li aveva bocciati o promossi, pur di toglierseli di torno. Dapprima erano soprattutto figli di emigrati dal sud, con ancora il sole della Calabria, della Sicilia, della Puglia negli occhi. Famiglie poverissime alle spalle che a Torino cercavano una vita migliore. Poi nel 2001 aiutò Omar a studiare per non perdere l’anno, lui che raccontava di aver aiutato Erika “solo” ad uccidere la madre, ma non il fratellino in quella giornata da dimenticare a Novi Ligure. Poi gli italiani sono spariti e sono arrivati gli stranieri (albanesi, nordafricani, romeni, rom), anche loro a Torino alla ricerca di una vita migliore ma che la crisi economica ha spinto sempre più ai margini.” Si lascia il proprio Paese per avere una possibilità di vita e poter mandare qualche soldo a casa. “Se non c’è il lavoro legale, c’è sempre il mercato illegale”. (http://www.radio24.ilsole24ore.com/)