Il ‘coding’ e il corretto uso di Internet potrebbero diventare disciplina autonoma, da aggiungere a quelle esistenti oggi nei piani di insegnamento della scuola primaria: a dichiararlo è stata la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano.
Il fine: imparare a costruire siti web, sviluppare applicazioni digitali
L’obiettivo che vogliamo perseguire, ha detto Paola Pisano a colloquio con l’agenzia Ansa, è quello di organizzare una rete di insegnamento nella scuola del primo ciclo, al fine di dare agli alunni la possibilità di “imparare a costruire siti web, sviluppare applicazioni digitali”.
Ecco perché come ministero dell’Innovazione, ha continuato la ministra, “stiamo parlando molto con il Miur circa l’idea di inserire il ‘coding’, la programmazione informatica, nelle scuole come materia, un’iniziativa che si potrebbe attuare”.
Servono cinque anni
La titolare del ministero dell’Innovazione si è data anche una scansione temporale per arrivare al traguardo del ‘coding’ da insegnare sui banchi della primaria.
“Ci aspettiamo che nella nostra visione a cinque anni ci sia questa materia sui banchi di scuola sin dalla prima elementare, esattamente come la chimica, la matematica”, ha concluso Paola Pisano.
Oltre alle intenzioni, tuttavia, occorrono anche finanziamenti adeguati. È tutto dire che l’educazione civica, cavallo di battaglia della Lega e dell’ex vicepremier Matteo Salvini, da introdurre in tutti cicli scolastici, ratificata con la Legge di Bilancio 2020, è stata quella di inglobarla all’interno di altre discipline scolastiche