Insegnare il “digitale” scuola: la proposta della Ministra dell’innovazione Pisano è quella di introdurre una nuova materia nelle scuole italiane di ogni ordine e grado che parli delle nuove tecnologie.
Nel nostro Paese siamo indietro sia dal punto di vista della digitalizzazione dei processi che da quello delle infrastrutture con un “digital divide” ancora molto diffuso in maniera eterogenea su tanti territori, che presenta un Gap anche dal un punto di vista della cultura delle tecnologie digitali ed in particolare da un punto di vista delle implicazioni sociali, etiche ed economiche del digitale nella società “sempre connessa” come quella che stiamo vivendo.
In Italia, in sostanza, non è mai esistita una materia di insegnamento dedicata ai nuovi Media che viene insegnata invece nella maggior parte delle scuole Europee, per quello sarebbe importante introdurla nei piani didattici a partire almeno dalle scuole medie.
Ma in sostanza quali dovrebbero essere i contenuti di questa nuova materia? Si tratta, in realtà di un tema interdisciplinare e non solo tecnologico.
Prima di tutto si dovrebbe partire dalla storia del Personal Computer e di Internet per fornire agli studenti il background necessario far capire loro cosa c’è dietro gli strumenti che usano abitualmente. E aggiungerei anche spiegare loro come era la vita prima, senza questi strumenti. Ad esempio, per trovare un luogo o consultavi una cartina geografica o chiedevi ai passanti!
Come funziona veramente Internet, cosa c’è dietro la Rete quando digiti www.google.com , che vuol dire avere Banda Larga, o essere collegati con il wifi. Fornire in sostanza le nozioni tecnologiche di base necessarie per far capire ai ragazzi cosa succede ad esempio quando vanno su un sito o che vuol dire no avere più giga a disposizione.
Altro aspetto fondamentale è l’uso critico e consapevole dei social network e di Internet in generale perché dalle scuole usciranno nei prossimi anni i futuri cittadini digitali. Sulla cultura dei nuovi media occorre lavorare molto per creare uno strato di cultura elevato a tutti i livelli perché i ragazzi di oggi abbiano piena consapevolezza delle potenzialità e dei pericoli stessi degli strumenti digitali.
In questo contesto è importante introdurre, anche, tutti gli aspetti che riguardano la sicurezza dei dati, della propria privacy, il concetto ad esempio di password sicura.
Per i ragazzi più grandi si potrebbe trattare il tema delle applicazioni delle soluzioni digitali come L’Intelligenza Artificiale, i Big Data, Realtà Allungata e Virtuale, 5G, robotica come cambiano i processi e le nostre vite con il loro utilizzo.
Si tratterebbe in definitiva di una materia (la si potrebbe chiamare Scienza dell’innovazione tecnologica) che possa permettere di aiutare i ragazzi a formare in loro la cittadinanza digitale attiva e di sviluppare anche in Italia quelle competenze digitali presenti nel programma di sviluppo Europeo Digicomp.
Una carenza resa ancora più evidente con l’emergenza sanitaria legata al Covid 19 con la consapevolezza comune che la scuola ha riaperto ma non potrà più fare a meno della Didattica a Distanza Integrata sia come forma complementare di insegnamento sia nei casi di quarantena forzata dovuta a casi di positività.
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