Attualità

Insegnare ed imparare dialogando, senza dimenticare il piacere e la felicità: con IL MIA si può [INTERVISTA]

Alessandra Anzini è una docente di Arte e Immagine di secondaria di primo grado con un percorso professionale un po’ atipico.
Dopo aver lavorato come architetto, alla fine degli anni ‘90 ha iniziato a insegnare.

Un evento che cambia tutto

Nel 2018, Anzini si è trovata ad affrontare una classe prima media con metà degli studenti con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento). Sentendosi impotente con il metodo d’insegnamento tradizionale, decide di intraprendere un nuovo approccio. Intrigata dal fatto che gli studenti studiavano memorizzando piuttosto che capendo, si chiede se non fosse possibile incentivarli a ragionare piuttosto che a ricordare meccanicamente.

La nascita de IL MIA

Nasce così il MIA (Mautic Integrated Approach), un metodo centrato sull’uso della maieutica e dell’approccio integrato. Questo sistema non mira a sostituire il metodo tradizionale ma a rivitalizzarlo attraverso un’integrazione che incoraggi l’immaginazione, la creatività e il dialogo critico tra studenti. Anzini introduce pratiche innovative quali l’analisi concettuale del materiale di studio trasformato in un’avventura di apprendimento attraverso immagini, metafore e giochi di ruolo.

Il metodo che Anzini usa pone un’enfasi specifica sul dialogo come strumento di apprendimento, incoraggiando gli studenti a esplorare temi e concetti attraverso la discussione e la riflessione critica. Questo approccio si è dimostrato particolarmente efficace, consentendo agli studenti di approcciare lo studio non come un peso ma come un’opportunità di crescita personale e intellettuale.

Arte e Pedagogia: un connubio innovativo

Anzini trae ispirazione da figure chiave quali Marcel Duchamp e Danilo Dolci, integrando l’arte e la pedagogia in un tessuto educativo ricco e stimolante. Questa fusione non solo arricchisce l’esperienza educativa degli studenti ma li prepara anche a diventare cittadini pensanti, critici e collaborativi.

Conclusione: verso un futuro felice e creativo

In definitiva, IL MIA di Anzini non è solo un modello didattico ma una vera e propria filosofia educativa, volta a trasformare l’insegnamento attraverso pratiche di apprendimento basate sul dialogo, la comprensione e la collaborazione. Insegnanti e studenti sono invitati a diventare co-creatori del processo educativo, lavorando insieme verso una scuola più flessibile, creativa e generatrice di felicità.

Redazione

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