Silvia Trimarco, una docente di Tecnologia della scuola secondaria di primo grado De Marchi Gulli a Milano, ci racconta la sua esperienza di didattica a distanza.
“L’esperienza della didattica a distanza è in continua evoluzione, si avvale di diverse metodologie e di nuove sperimentazioni.
Dopo un primo periodo in cui ho utilizzato quasi esclusivamente una piattaforma asincrona, sono passata anche ad una piattaforma sincrona, quindi le lezioni avvengono in tempo reale in un determinato giorno e ad un’ora stabilita.
In questo modo, noi insegnanti abbiamo la possibilità di confrontarci con gli alunni, di parlare con loro, sia pur a distanza, guardandoci negli occhi. È importante, serve per rassicurarli e per dire loro che sono bravissimi.
Oggi ho incontrato una classe seconda, alunni sempre molto educati in presenza, molto attivi che manifestano sempre una grande vivacità. Durante il collegamento a distanza li ho visti però un po’ sperduti, quasi timidi, è comprensibile perché questa è una situazione veramente fuori dall’ordinario.
Ognuno rinchiuso nella propria camera/cella di fronte ad un monitor ad ascoltare le indicazioni dell’insegnante e a provare nuove metodologie per svolgere lezioni, compiti e anche simulazioni di future verifiche.
Ce la stanno mettendo tutta e sono pronti anche a sperimentare soluzioni nuove e a volte un po’ complicate dal punto di vista tecnico.
A computer elaborano mappe, scrivono relazioni e persino menù e ora si cimenteranno in una verifica sincrona. A mano disegnano, colorano, fotografano i loro lavori e puntualmente consegnano gli elaborati sulla classe virtuale o sul registro elettronico.
Nelle ultime settimane proveremo anche a realizzare un origami durante una lezione sincrona.
Ecco un video di alcuni disegni realizzati in questi mesi”.
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